In occasione della visita pastorale che Sua Eminenza il Metropolita Policarpo, Arcivescovo Ortodosso d’Italia ed Esarca dell’Europa Meridionale, terrà a Reggio Calabria e Provincia, venerdì 13 ottobre presso la Sala del Consiglio Regionale della Calabria, con inizio alle ore 17,15, sarà conferito al Presule il Premio Anassilaos per la Pace San Giovanni Paolo II. Il riconoscimento, promosso dall’Associazione Culturale Anassilaos, nasce nel 2005, alla scomparsa di Papa Giovanni Paolo II, il pontefice che può bene essere definito “Coraggioso e autentico profeta di pace”, con l’intento di onorarne la memoria e di sottolinearne l’impegno a favore della pace nel solco dei suoi predecessori che in epoche diverse e con diverse sensibilità hanno dato voce a questo anelito dell’Umanità. Da Benedetto XV che definì la guerra “orrenda carneficina, che ormai da un anno disonora l’Europa” a Pio XII che in un celebre radiomessaggio disse “Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra”; da Giovanni XXIII promotore della mirabile lettera Enciclica “Pacem in terris” a Paolo VI che il 1° gennaio del 1968 istituì la Giornata Mondiale della Pace. Nel 2005 il Premio è stato conferito a Mons. Michel Sabbah, Patriarca Latino di Gerusalemme (e ritirato da mons. Kamal-Hanna Batish, Vicario Generale del Patriarca); nel 2006 alla Custodia Francescana di Terra Santa; nel 2007 alla Procura Generale dell’Oratorio di San Filippo Neri; nel 2008 a Sua Eminenza Gennadios, Metropolita Ortodosso d’Italia e Malta, predecessore di S.E. Policarpo; nel 2009 a Padre Giacomo Engels, monaco benedettino di rito greco; nel 2010 alla Comunità di Sant’Egidio (ritirato da Michelangelo Bartolo); nel 2011 al Cardinale Tarcisio Bertone, all’epoca Segretario di Stato di Papa Benedetto XVI e ancora nel tempo agli Arcivescovi di Reggio Calabria Mons. Vittorio Mondello e di Cosenza-Bisignano Mons. Salvatore Nunnari; al Vescovo di Oppido-Palmi Mons. Francesco Milito; alla Conferenza Episcopale Calabra; nel 2014 il Premio per la Pace è stato conferito alla Croce Rossa Italiana, nel 150° anniversario della Fondazione e ritirato dal Presidente Francesco Rocca; nel 2015 a Suor Anna Maria Parenzan, Superiora Generale delle Figlie di San Paolo; nel 2016 alla Prefettura di Reggio Calabria e alla Caritas Diocesana per l’impegno profuso a favore dei migranti e a Padre Domenico Arena degli Oblati di Maria Immacolata, missionario in Africa; nel 2017 a Mons. Santo Marcianò, Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia; nel 2018 a Mons. Pierbattista Pizzaballa oggi Patriarca di Gerusalemme dei Latini e nel settembre di quest’anno promosso Cardinale da Papa Francesco.
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La Città Metropolitana ed il Comune di Reggio Calabria esprimono sentimenti di profondo cordoglio per la scomparsa di Sandro Casile, storico fondatore e Presidente del Gruppo Escursionisti d’Aspromonte, pioniere dell’escursionismo naturalistico sul territorio reggino, guida appassionata e profondo conoscitore dell’ambiente e del territorio aspromontano.
“Casile – si legge in una nota congiunta dei due Enti – per decenni è stato il punto di riferimento per tante generazioni di escursionisti nell’area metropolitana di Reggio Calabria. Profondamente innamorato della sua terra, Casile è stato tra i maggiori promotori e sostenitori dell’inserimento del Sentiero del Brigante tra i Cammini d’Italia, obiettivo raggiunto qualche anno fa. Recentemente insignito del premio San Giorgio dell’Anassilaos, la sua professionalità ed il suo amore per la natura sono stati per lungo tempo un esempio per tanti giovani che nel tempo si sono appassionati al mondo delle escursioni, scoprendo sul nostro territorio tante bellezze naturalistiche, spesso poco conosciute e valorizzate. Alla sua famiglia – conclude la nota a firma dei Sindaci facenti funzioni Carmelo Versace e Paolo Brunetti – e a tutta la comunità degli escursionisti d’Aspromonte e a quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di collaborare con lui durante la sua lunga attività, giunga l’abbraccio da parte delle istituzioni territoriali”.
Anassilaos: rinviato l’incontro: “Lo Yoga e la conoscenza di se stessi”
L’incontro sul tema “Lo Yoga e la conoscenza di se stessi : una antica cura per il corpo e la mente” promosso dall’Associazione Culturale Anassilaos, congiuntamente con la Biblioteca Pietro De Nava, di cui al bando del Comune di Reggio Calabria relativo all’Estate Reggina 2023, organizzata dal Comune di Reggio Calabria, che si doveva tenere giovedì 27 luglio alle ore 18,00 presso la Villetta De Nava della stessa Biblioteca, causa un guasto all’impianto di condizionamento della Villetta de Nava che rende inagibili i locali per il caldo eccessivo, si terrà invece il giorno successivo VENERDÌ 28 LUGLIO ALLE ORE 19,00 PRESSO LO SPAZIO OPEN DI VIA FILIPPINI. Ci si scusa con gli amici di Anassilaos e con gli Organi di Stampa.
Ospite dell’Associazione Culturale Anassilaos lo storico Carmine Pinto, Ordinario presso l’Università degli Studi di Salerno di Storia Contemporanea nonché Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno e titolare delle cattedre di Storia Contemporanea, Storia delle Istituzioni Contemporanee, Storia del Mezzogiorno e Storia dell’Ottocento, sarà a Reggio Calabria il 5 e il 6 luglio per due distinte manifestazioni. Mercoledì 5 luglio alle ore 20,00 presso il Circolo del Tennis Polimeni- Giardino di Benedetta presenterà il suo ultimo saggio storico, edito da Laterza “Il brigante e il generale/La guerra di Carmine Crocco ed Emilio Pallavicini di Priola”, una storia che prendendo spunto da una vicenda particolare contribuisce a delineare, con una potenza descrittiva che va ben oltre il mero dato cronachistico assumendo quasi il valore di una sorta di “romanzo storico”, quel complesso e difficile primo decennio dell’Italia unita – oggi al centro di riflessioni anche pretestuose e ideologiche – attraverso il contrasto e il conflitto tra due uomini, il primo, ormai ultimo rappresentante dell’antico regime, delle sue tradizioni politiche e militari; l’altro l’esponente della nuova realtà concretizzatasi anche nella costituzione del primo esercito nazionale. All’incontro, che si avvale del Patrocinio della Deputazione di Storia patria per la Calabria, interverranno l’Avv. Ezio Privitera, Presidente Circolo del Tennis “Rocco Polimeni”, il Dott. Stefano Iorfida, Presidente Associazione Culturale Anassilaos, il Prof. Giuseppe Caridi – Presidente Deputazione di Storia Patria per la Calabria. Introdurrà e condurrà il Dott. Fabio Arichetta – Responsabile Centro Studi per la Storia Moderna e Contemporanea “Rosario Romeo” dell’Associazione Anassilaos. Il giorno successivo, giovedì 6 luglio alle ore 17,00 presso la Villetta De Nava lo studioso inaugurerà il ciclo di incontri promossi dall’Associazione Culturale Anassilaos, congiuntamente con la Biblioteca Pietro De Nava, sul tema “La percezione del tempo tra antico moderno e contemporaneità” organizzati nell’ambito delle manifestazioni dell’Estate Reggina 2023 promosse dal Comune di Reggio Calabria. Argomento della riflessione di Carmine Pinto, che si occupa tra l’altro anche di storia politica, storia culturale e di storia militare e dirige il Centro di Ricerca sui conflitti in Età Contemporanea, “Democrazia e autocrazia alla luce della guerra in Ucraina”, un motivo di grande tragica attualità che ci conduce alla nostra difficile contemporaneità. Nella due giorni reggina lo storico visiterà anche alcuni luoghi legati alla memoria di Giuseppe Garibaldi, figura risorgimentale presente nella nostra storia, nel 1860 e nel 1862.
Numerosi incontri culturali presso l’Associazione Culturale Anassilaos
Una settimana all’insegna della poesia per l’Associazione Culturale Anassilaos che nella settimana che si apre incontrerà tre poetesse e la ultima produzione in versi con la partecipazione della Responsabile Poesia di Anassilaos Pina de Felice e l’intervento della prof.ssa Francesca Neri, critico letterario e studiosa di letteratura. Si comincia martedì 27 giugno presso lo Spazio Open alle ore 18,00 con Caterina Adriana Cordiano e la sua raccolta “Poesie scritte per gioco” (Il Convivio editore) un titolo semplice, ma che allo stesso tempo nasconde una certa complessità. Se infatti si mette in relazione il termine “gioco” (che rimanda a una sorta di divertissement letterario) ai temi e ai motivi della raccolta, si può immediatamente notare come l’aspetto ludico, se così possiamo definirlo, non è proprio nelle corde dell’autrice. Ci si trova di fronte ad una silloge in cui vengono affrontati argomenti importanti relativi all’essere e all’esserci, per mutuare due termini heideggeriani. Le poesie scritte per gioco, dunque, si dimostrano essere dei lampi di riflessione, nei quali simboli e metafore si alternano per indagare se stessi e il mondo, la società e l’infinito.
Sempre allo Spazio Open sabato 1 luglio (ore 18,00) l’Anassilaos incontrerà Raffaela Condello e la sua ultima raccolta di versi “Profumo di zagara bianca/L’eloquenza dell’anima” una silloge di poesie attraverso le quali l’autrice fa emergere l’eloquenza dell’anima come un cuore pulsante addolcito o amareggiato da una fame o una sete che respira l’aria della vita e, con un attento sguardo, dibatte il presente e non dislega il passato e il futuro. Tra le righe di ogni poesia la presenza di pianto e riso rivelato da un io che s’intrinseca tra le meraviglie della vita e i misteri della morte: è l’anima che parla, or erge i ricordi or li cancella come quel vento che scuote i rami di una quercia ma non tocca le radici dove, nella terra, è ancorata. Mercoledì 28 giugno, alle ore 19,00 presso le Vie del Gusto sarà la volta della poetessa Mimma Licastro Minniti e della sua ultima fatica letteraria “Percorsi di-versi” (Città del Sole), incontro al quale prenderanno parte Marilù Laface e Daniela Scuncia. Una poesia – scrive Caterina Silipo che ne ha curato la prefazione e interverrà all’incontro – che risulta abbastanza armoniosa e si presenta asciutta… senza sperimentazioni ed ermetismi, dove i contenuti lasciano un segno e innervano l’intero progetto di scrittura della poetessa che, nella sua semplicità ed umiltà, possiamo definire un meraviglioso percorso di emozioni che esprime una poesia autentica.
Il 21 giugno del 2022 si spegneva Patrizia Cavalli, una delle voci poetiche più alte e intense della poesia italiana della seconda metà del Novecento. Nel 1^ anniversario della sua scomparsa l’Associazione Culturale Anassilaos, congiuntamente con lo Spazio Open, le dedica un doveroso omaggio, a cura di Daniela Scuncia e Eleonora Scrivo, sul tema “Un incontro per raccontare Patrizia Cavalli attraverso le sue parole, le sue poesie e la sua vita” che si terrà mercoledì 21 giugno 2023 alle ore 17,30 presso lo Spazio Open. Nata a Todi, patria del grande Jacopone, il frate poeta e ribelle all’autorità pontificia, il 17 aprile del 1947, si trasferì ventunenne, nel 1968, a Roma dove conobbe e divenne amica di Elsa Morante maturando un interesse e una matura vocazione per la poesia che la portò alla sua prima pubblicazione “Le mie poesie non cambieranno il mondo” (1974) alla stessa Morante dedicata. Seguirono Il cielo (1981); Poesie 1974-1992 (1992); Sempre aperto teatro (1999), con il quale vinse il premio Viareggio-Repaci; La Guardiana (2005); Pigre divinità e pigra sorte (2006); Flighty matters (2012); Datura (2013) e nel 2020, due anni prima della morte, “Vita meravigliosa”. La sua attività poetica fu anche accompagnata da una serie di traduzioni per il teatro di particolare pregio: Moliere (Anfitrione) e Shakespeare (Sogno di una notte di mezza estate e Otello). Unica sua prova narrativa la raccolta “Con passi giapponesi” che le procurò il Premio Campiello.
Reggio Calabria: tutto pronto per l’evento “L’approccio olistico in management e medicina”
“L’approccio olistico in management e medicina” è il tema della conversazione che Prof. Santi Furnari, Ordinario di Strategia aziendale presso la Business School di City University, Londra dove insegna la stessa disciplina a studenti di Master Executive (EMBA) e dottorandi (PhD), e la Dott.ssa Lucia Ricciardi, neurologa presso il St. George’s Hospital di Londra nonchè professore associato di neurologia alla St. George University, terranno martedì 30 novembre alle ore 16,45 presso la Sala Spanò Bolani della Biblioteca “Pietro De Nava” di Reggio Calabria nell’ambito delle manifestazioni organizzate dall’Associazione Culturale Anassilaos per la 35^ edizione del Premio Anassilaos. I due studiosi sono infatti a Reggio Calabria per ritirare l’uno il Premio Anassilaos Megale Hellas per l’Economia e l’altra il Premio Anassilaos Ippocrate per la Medicina.
Figli del nostro Mezzogiorno e di quella diaspora intellettuale che depaupera il Sud e l’intero Paese delle sue migliori intelligenze, essi sono, al pari di tanti altri studiosi, espressione di una nazione, l’Italia, incapace di valorizzare al meglio i talenti di cui dispone che vanno così ad arricchire, con la loro bravura e le loro competenze, altre nazioni in Europa e altrove nel mondo. Al centro dell’interesse scientifico del Prof. Santi Furnari la progettazione di configurazioni organizzative, i modelli di business e l’emergere di nuovi settori aziendali e mercati. Principale interesse scientifico della Dott.ssa Ricciardi è invece lo studio dell’interazione tra emozioni e movimento, specialmente nelle malattie neurodegenerative, come la malattia di Parkinson. Autrice di articoli scientifici in prestigiose Riviste Internazionali ha recentemente vinto un grosso finanziamento del Medical Research Council, per studiare le basi neuronali dei sistemi psichiatrici del Parkinson, in collaborazione con l’Università di Oxford. La manifestazione si aprirà con gli interventi di Irene Calabrò, Assessore alla Cultura e di Lucia Anita Nucera, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Reggio Calabria.
La figura del poeta reggino Ibico sarà ancora una volta al centro di un incontro organizzato dall’Associazione Culturale Anassilaos congiuntamente con la Biblioteca Pietro De Nava nell’ambito del Maggio dei Libri 2023 promosso dal Ministero della Cultura e dal Comune di Reggio Calabria. Giovedì 25 maggio alle ore 16.,45 presso la Sala Giuffrè della Villetta De Nava a parlare del poeta reggino, così tanto celebrato nel mondo antico e di cui restano pochi frammenti e i versi di un poemetto più esteso, l’Ode a Policrate, riscoperto nel 1922, anno in cui fu pubblicato il Papiro di Ossirinco 1790 (con la speranza che i papiri egiziani ci restituiscano altri versi del poeta) saranno due studiosi di letteratura greca, il Prof. Claudio Meliadò, Ordinario di “Lingua e letteratura greca”, presso il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università degli Studi di Messina e il Prof. Giuseppe Ucciardello, Ordinario di letteratura greca presso il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne della medesima università che nel corso delle sue ricerche si è occupato a lungo di epica e di lirica greca di tradizione papiracea (Saffo, Ibico, Simonide, Pindaro, Bacchilide, poesia adespota). A condurre l’incontro il Prof. Amos Martino, Responsabile del Centro Studi Anassilaos Glauco di Reggio per la cultura letteraria greca e latina. Ibico nacque a Reggio in data imprecisata, visse ed operò nel VI secolo. Egli era “figlio di Fitio secondo alcuni di Polizelo Messenio storiografo, secondo altri di Cerdante, reggino per stirpe”.
Doveva comunque appartenere ad una famiglia aristocratica se a lui fu offerta la tirannide della propria città I paremiografi antichi narrano del suo rifiuto da cui scaturì l’espressione “più ingenuo di Ibico” “Infatti egli pur potendo fare il tiranno andò via dalla patria”. Forse a causa di un tale rifiuto e per le conseguenze politiche che ne derivarono, il nostro poeta abbandonò Reggio e si diede a viaggiare per le città magnogreche e siciliote fino alla Grecia continentale e insulare inaugurando la figura del poeta itinerante e di corte. Il momento più importante della sua vita, ricordato dalle fonti, è comunque il viaggio e il soggiorno a Samo, presso il tiranno Polìcrate. Qualche tempo dopo l’arrivo a Samo di Ibico, negli anni della tirannide di Policrate (533-522 a.C.), dovette giungere nell’isola anche il poeta Anacreonte.
Quanto tempo il nostro Ibico abbia trascorso a Samo non è facile dire. Tutte le testimonianze concordano invece – sia pure con particolari diversi – sulla sua morte violenta ad opera di banditi. Scrive Suda “Aggredito dai briganti in un luogo deserto, disse che le gru, che in quel momento passavano volando, sarebbero state le sue vendicatrici. Ed egli venne assassinato. Dopo di ciò uno dei briganti, avendo visto in città delle gru disse “guarda le vendicatrici di Ibico”. Avendo un tale ascoltato e avendo mosso l’accusa per ciò che era stato detto, fu confessato il fatto e i briganti pagarono la pena. Sicché da ciò è derivato anche un proverbio “Le gru di Ibico”. Quello che le fonti non specificano è la località dove avvenne il misfatto: in Calabria, a Crotone o più verisimilmente a Corinto. Un anonimo epigrammatista dell’Antologia Palatina (VII, 714) parla del sepolcro di Ibico a Reggio ma tale tomba, in realtà, come dimostrato dallo stesso Franco Mosino, potrebbe essere un cenotafio eretto al poeta in età ellenistica.
Si terrà venerdì 21 aprile 2023 alle ore 17,30 presso il Salone del DI.GI.ES. (Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane) in Via dei Bianchi il primo degli incontri del ciclo “I Venerdì della Bellezza” promossi congiuntamente dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria (Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane (Di.Gi.Es.), dalla Deputazione di Storia Patria per la Calabria, dall’ AIParC – Associazione Italiana Parchi Culturali, dal Club di Territorio di Reggio Calabria del Touring Club Italiano e dall’ Associazione Culturale Anassilaos, frutto di sinergia tra Istituzioni (Università e Deputazione) e associazioni che operano attivamente sul territorio al fine di approfondire aspetti e temi dedicati alla bellezza artistica nonché all’archeologia e alla storia. Un ciclo che si svilupperà nel corso dei mesi con relatori sempre diversi. A portare i saluti saranno Daniele Cananzi, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane (Di.Gi.Es.) Università Mediterranea di Reggio Calabria; Giuseppe Caridi, Presidente Deputazione di Storia Patria per la Calabria; Irene Tripodi, Presidente Nazionale AIParC; Domenico Cappellano, Console Club di Territorio di Reggio Calabria del Touring Club Italiano; Stefano Iorfida, Presidente Associazione Culturale Anassilaos. Al centro del primo evento “L’Arte rinascimentale nel Regno di Napoli nel xv secolo, al tempo degli Aragonesi”, un momento importante e significativo della vicenda artistica del Mezzogiorno se soltanto si pensa alla figura di Antonello da Messina tra i più importanti del Quattrocento che è anche strettamente legato alla nostra Reggio (è infatti ben conosciuto l’atto notarile risalente al 1457 della Confraternita dei Gerbini, di cui tuttora ben poco si sa, che incaricava il pittore di dipingere un perduto gonfalone) e di cui la Pinacoteca Civica conserva due preziose Tavolette (Abramo e gli Angeli e il San Girolamo penitente). A trattare il tema, dopo l’introduzione dello storico Giuseppe Caridi che alle vicende aragonesi ha dedicato due importanti saggi storici, sarà Salvatore Timpano, esperto d’Arte, Vicepresidente dl Comitato Scientifico AIparC, Direttore del Dipartimento Arte e Patrimonio Materiale e Immateriale AIparC.
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