Anci
Autonomia Differenziata: Senatrice Minasi risponde alla Presidente Anci Succurro
“Dispiace molto vedere un’esponente della maggioranza, che ha votato convintamente in Parlamento la riforma sull’autonomia differenziata, contrapporsi a questa importante scelta e cavalcare l’onda della disinformazione, offrendo spunti di strumentalizzazione all’opposizione.
Non so quali siano i motivi che spingono la Presidente di Anci Calabria, Rosaria Succurro, a ergersi a capo della mobilitazione dei Comuni contro il ddl Calderoli, ma sento di doverla invitare a capire meglio il disegno di legge contro il quale si sta schierando, in contrapposizione anche al suo stesso partito, e per questo la invito a incontrarci per discuterne.
Le barricate, nella sua posizione, sono davvero inconcepibili e non vorrei nascondessero altri intenti, di propaganda elettorale, più che di reale interesse per i cittadini».
Inizia così una nota della Senatrice reggina della Lega, Tilde Minasi, che risponde alla Presidente dell’Anci Calabria Succurro, promotrice di un’iniziativa con la quale si intende esprimere dissenso sulla riforma relativa all’autonomia differenziata appena approvata in Senato.
«Quello che si fa finta di non voler capire – dice la Senatrice – è che si tratta, intanto, di una legge quadro, che dunque va riempita di contenuti, su cui chiaramente tutti siamo chiamati a esprimerci e a vigilare.
Il ddl, cioè, segna un percorso che, come ho più volte avuto modo di spiegare, era stato già deciso venti anni fa dalla sinistra, dall’attuale Pd, allora con D’Alema, che ha modificato la Costituzione inserendo la norma sull’autonomia differenziata.
Il Parlamento e il Governo non stanno, dunque, che attuando la Costituzione stessa – torna a precisare Minasi – così com’è necessario fare, tanto più che l’iter di richiesta dell’autonomia è già stato attivato da alcune Regioni del centro-Nord, dunque è un percorso segnato, da cui non si può rimanere tagliati fuori.
Detto questo – prosegue – ribadisco che abbiamo tutti la possibilità di conformare questo percorso sulle nostre esigenze e peculiarità e che è davvero sciocco continuare ad agitare lo spauracchio di una parte politica, la Lega, che vorrebbe avvantaggiare il Settentrione a danno del Meridione d’Italia.
E’ falso, ed è sotto gli occhi di tutti che sia così.
La Lega – dice ancora la Senatrice – non è più quella di tanti anni fa, è un partito che guarda ai territori e li amministra benissimo. Anche quelli del Sud, che sono anzi al centro dell’attenzione del partito, a cominciare dal leader Matteo Salvini, che da Ministro sta impegnando svariati miliardi di euro per le Infrastrutture meridionali, in primis della Calabria.
Autonomia differenziata – sottolinea Minasi – vuol dire, dunque, opportunità e non danno. Vuol dire occasione di crescita e di sviluppo, puntando sui propri punti di forza e responsabilizzandosi sui punti deboli.
Credo che chi si contrappone a questo percorso, nella veste di Amministratore, lo faccia solo per paura, dell’ignoto o di non essere all’altezza del compito.
Ecco perché invito Rosaria Succurro e chiunque dissenta dal progetto – conclude la Senatrice – a confrontarci per chiarire ogni dubbio ed esitazione».
“E’ importante il messaggio che i Sindaci si mettano insieme e ragionino su questo tema che oggi non è ancora nella percezione dei cittadini. Il fatto che gli amministratori locali ne parlino credo sia qualcosa di rilevante”
Lo ha detto il presidente dell’Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari, parlando con i giornalisti a Catanzaro a margine di un incontro sull’autonomia differenziata presenti i sindaci del capoluogo calabrese, Nicola Fiorita e di altri tre capoluoghi di provincia della regione: Franz Caruso (Cosenza), Vincenzo Voce (Cosenza) e Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria).
“Per noi è importante – ha aggiunto Decaro – che siano e tutelate le funzioni dei Comuni e che sia tutelato il cittadino nel proprio diritto e che, se si deve fare l’autonomia differenziata, una scelta che spetta al governo, siano assicurate le risorse per i livelli essenziali delle prestazioni. Tutto questo proprio per permettere ai cittadini, indipendentemente dal luogo dove vivono e secondo i dettami della Costituzione, di avere gli stessi servizi. I servizi – ha detto ancora Decaro – non possono cambiare a seconda del territorio perché ci sono territori come quello dove vivo io che già scontano la spesa storica e che quindi hanno servizi inferiori a quelli di altre regioni del nostro paese e di altri territori. Il rischio è quello di aumentare questo divario. “Oggi abbiamo la necessità di tutelare alcuni territori che sono fragili e che rischiamo di renderli più fragili”.
“Non si tratta – ha chiarito Fiorita – sicuramente nè della nascita di un partito dei sindaci, nè di un’iniziativa volta ad assumere un posizionamento politico. Piuttosto intendiamo lanciare un tema centrale che riteniamo, potenzialmente, come la pietra tombale di ogni prospettiva di sviluppo del Sud perché ispirato alla filosofia del dare di più ai ricchi e del comprimere le risorse a disposizione del Sud”. Anche dagli altri sindaci presenti l’allarme sui rischi di una riforma che hanno detto ‘rischia di spaccare ulteriormente il Paese”.
Confommercio: Falcomatà e Labate al confronto nazionale Anci-Confcommercio per il contrasto alla desertificazione commerciale
“Il dialogo tra i Comuni ed il mondo dell’impresa e del commercio è imprescindibile. Entrambi operiamo quotidianamente per il bene della comunità e ritengo che solo lavorando insieme, gomito a gomito, sindaci e rappresentanti del comparto produttivo, si possa raggiungere quel risultato armonioso che ha a che fare con lo sviluppo economico e sociale di un territorio, che sia realmente sostenibile ed in linea con una programmazione di crescita e di rigenerazione urbana che le nostre città stanno attuando”. Il sindaco di Reggio Calabria e Delegato Anci per il Mezzogiorno e la Coesione Territoriale Giuseppe Falcomatà ha preso parte quest’oggi all’incontro programmato dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani con i vertici nazionali di Confcommercio. Al tavolo era presente anche il Presidente reggino dell’associazione dei commercianti, Lorenzo Labate, che insieme a Falcomatà ha relazionato sulle iniziative comuni intraprese dagli Enti a servizio del territorio cittadino.
Al centro del confronto nazionali tra amministratori e commercianti il governo dei cambiamenti economici, sociali e ambientali delle città per costruire un ambiente urbano sostenibile, il contrasto al fenomeno della desertificazione commerciale anche attraverso l’attuazione di nuove politiche del commercio strettamente collegate a interventi di rigenerazione urbana, la valorizzazione delle economie di prossimità e le opportunità offerte dalle risorse previste dal Pnrr per il finanziamento di progetti strategici per comuni e città.
Dopo gli interventi introduttivi del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli e del presidente dell’Anci Antonio Decaro, l’iniziativa ha visto confrontarsi i sindaci di alcune città metropolitane e i presidenti delle Associazioni territoriali di Confcommercio. Al termine dell’incontro Confcommercio e Anci hanno annunciato l’avvio nei prossimi mesi di un tavolo di lavoro congiunto sui temi della tutela dell’ambiente urbano.
“Un confronto che ci soddisfa pienamente – ha affermato Falcomatà – non è mai scontato ritrovarsi a dialogare dalla stessa parte del tavolo. E’ chiaro che questa attività sinergica è imprescindibile, in particolare su alcuni territori. Penso ad esempio al tema della gestione degli spazi urbani e della mobilità. Qualche settimana fa siamo stati a Barcellona e abbiamo studiato come quella città ha ripensato il suo approccio di pianificazione e al tema della mobilità lenta e sostenibile, dando nuova vita ai suoi quartieri. L’idea è che quando una strada viene pedonalizzata bisogna vedere questo come un’opportunità, non come un problema”.
“E’ evidente che il tema del contrasto alla desertificazione commerciale delle città assume un significato in termini di sicurezza percepita, in termini di tutela dell’economia di prossimità, ma anche per ciò che riguarda l’aspetto occupazionale e, cosa probabilmente più importante di tutte, dell’identità stessa di un territorio. Nelle città medie e piccole ad esempio i negozi svolgono una funzione di punto di riferimento, quasi al pari della toponomastica”.
“A Reggio Calabria stiamo portando avanti una serie di interlocuzioni interessanti – ha raccontato ancora il sindaco al tavolo nazionale – un esperimento riuscito sono stati sicuramente i bandi sull’economia circolare e sulla rigenerazione green delle imprese, che hanno fruttato finanziamenti per quasi 4,5 milioni di euro e che hanno consentito a tante aziende di innovare i propri processi produttivi, in particolare dopo il periodo pandemico. Adesso siamo di fronte a nuove sfide, mi riferisco ad esempio alla realizzazione dei Pinqua, che prevedono anche la realizzazione di spazi di carattere commerciale oltre che abitativo, o la nuova programmazione Pn Metro Plus. Percorsi che vogliamo condividere con il mondo dell’impresa, attraverso l’ottima interlocuzione avviata con il Presidente Labate, e che sono certo porteranno un miglioramento sensibile nella qualità della vita della comunità”.
A margine dell’incontro la Confcommercio reggina ha definito “molto importante nella sostanza” la presenza del sindaco Falcomatà assieme al Presidente Lorenzo Labate. “Altrettanto importante per la nostra Città – scrive Confcommercio – il segnale reso a livello nazionale”
“Solo con la condivisione, a tutti i livelli, è possibile immaginare un futuro migliore per le nostre città. Sulla scia della strada brillantemente tracciata da Confcommercio nazionale, anche sul territorio il tema della rigenerazione urbana, deve diventare sempre più centrale. Ed è su questo campo che, in un dialogo a volte duro ma sempre leale con le amministrazioni, abbiamo il dovere sempre più sperimentarci e metterci alla prova come seria Associazione di Categoria. A Reggio Calabria ci stiamo provando. Ci stiamo sperimentando in un confronto su nuove modalità di occupazione del suolo per i pubblici esercizi in epoca post Covid, su ZTL, su mobilità dolce. Su valorizzazione delle periferie. E delle aree periferiche della nostra provincia”.
“È difficile e faticoso – aggiungono i rappresentanti dei commercianti – ma la nostra esigenza è fare sentire forte, fare valere e ben comprendere la voce e le esigenze dei commercianti che devono essere protagonisti e partecipi nella fase di originaria di costruzione del percorso di rigenerazione urbana che è fondamentale volano della rivitalizzazione economica se consideriamo che un contesto urbano vitale ed accogliente incentiva lo sviluppo delle imprese e supporta la creazione di un terziario, inteso come mix di commercio, turismo, servizi, trasporti, professioni, artigianato e cultura, che rende attrattive le città”.
“Per questa ragione, visto che le ricadute ultime del processo sono proprio in capo a noi commercianti, ecco che sempre più stiamo spingendo perché si attui un processo culturale di reale partecipazione. Solo se i commercianti, gli imprenditori, tramite Associazioni di Categoria serie e responsabili, sono chiamati a seguire l’intero percorso di rigenerazione anzi, a partecipare alla costruzione dello stesso, si può dare vita ad un processo duraturo ed efficace. Per l’intera comunità”.
Torna per la settima edizione l’appuntamento con i Borghi Autentici d’Italia: un’occasione unica per scoprire l’Italia più autentica e nascosta, viverla e amarla. L’associazione, infatti, il 15 ottobre 2023 promuove nei borghi di tutto il territorio nazionale una giornata di eventi diffusi – che darà il via ad una serie di iniziative fino al 22 ottobre – finalizzata a valorizzare le energie inedite che li rendono realtà vive ed ospitali. Ricco e variegato il programma di attività della Giornata Nazionale dei Borghi Autentici d’Italia organizzata da Asso BAI, con il patrocinio di ANCI, AITR, AMODO e LEGAMBIENTE. Nello specifico, fino al 22 ottobre, la comunità di ogni borgo che aderisce all’iniziativa apre le porte ai visitatori. È un’occasione per scoprire realtà vive ed ospitali, che sperimentano nuovi modi di abitare i territori, valorizzando il loro patrimonio. Un modo unico per conoscere storie, culture e tradizioni locali grazie a incontri, mostre, laboratori, itinerari tematici e molto altro.
Borghi Autentici d’Italia è una rete fra territori dove protagoniste sono le persone e le comunità, realtà che decidono di non arrendersi di fronte al declino e ai problemi, ma che scelgono di mettere in gioco le proprie risorse per creare nuove opportunità di crescita: realtà che appartengono a quell’Italia che ce la vuole fare. L’edizione 2023 della Giornata Nazionale dei Borghi Autentici d’Italia fa luce sui piccoli tesori di un’Italia nascosta che non solo sopravvive grazie alla forza delle idee, ma cresce diventando luogo di ispirazione per il resto del mondo. “Un’altra idea di stare” mette in primo piano l’importanza di riscoprire e reinventare i borghi autentici, valorizzando gli esempi virtuosi e stimolando la nascita di idee e progetti. Vuole essere un invito ad esplorare prospettive inedite, ad accendere scintille per illuminare strade non ancora battute e guidare le comunità verso un futuro sostenibile, equo e ricco di opportunità.
Il tema di quest’anno mette l’accento sulle iniziative che rendono i borghi ancora più accoglienti e vivibili; incentiva la nascita di progetti di ospitalità, rigenerazione urbana, promozione turistica, welfare, smart working, arte e cultura, sostenibilità, coesione sociale e terzo settore. È un richiamo all’azione, per abbracciare il cambiamento e costruire un nuovo modo di abitare i borghi, integrando passato, presente e futuro in un equilibrio armonioso. Anche la Calabria sarà rappresentata in questo grande evento nazionale, con la partecipazione dei Borghi Autentici di Canna, Melissa e Roseto Capo Spulico, pronti ad offrire ai propri ospiti la possibilità di conoscere i propri territori e di scoprire esperienze uniche. Nello specifico, il Borgo Autentico di Canna ci presenterà “un borgo in festa: cibo, musica e ospitalità tra gli antichi portali gentilizzi”, Melissa ci porterà sulle “Vie di Treccani” con l’inaugurazione della mostra itinerante dedicata a Ernesto Treccani, e Roseto Capo Spulico ci farà vivere il suo “Festival delle Diverse Abilità”, un’iniziativa che parla di INNESTI tra passato e futuro, quelli tra le tradizionali pratiche culturali, artigianali e culinarie dei piccoli Comuni italiani e un nuovo modo di vivere questi luoghi e le loro storie, coniugando tecnologie, servizi e i nuovi approcci della residenzialità, anche temporanea.
“La Giornata Nazionale dei Borghi Autentici è un appuntamento fisso e consueto per la ciclicità con cui arriva, ma non per le tematiche trattate che, anzi, non sono mai le stesse, in quanto ogni anno mirano a richiamare temi contemporanei, stimolanti e concreti, con l’obiettivo di offrire una buona opportunità di conoscenza di questi territori, favorendo l’incontro fra esperienze diverse; perché l’Associazione mira alla valorizzazione delle comunità locali attraverso le persone, e allo sviluppo delle energie che si trovano all’interno dei borghi e che spesso sono dormienti e latenti. Uno strumento che stimola i Comuni associati, nell’ottica di rendersi protagonisti di un’ospitalità che sia per tutto l’anno e di promuovere un viaggio che non si limiti alla stagionalità, ma che sia un viaggio nel viaggio. Un modo di vivere, di essere, di conoscere il territorio italiano e le sue energie nascoste” commenta Rosanna Mazzia, Presidente Asso BAI. “Quelle a cui mi riferisco sono energie inedite per abitare i borghi: quelle energie che si trovano all’interno degli stessi borghi, affinché le comunità locali siano attive e proattive. Allo stesso tempo, vogliamo trasmettere un altro modo di stare, poiché i borghi non devono essere visti come mete turistiche, bensì come una dimensione e un contesto contemporaneo dello stare e del vivere sia per i residenti che per i turisti, considerati appunto cittadini temporanei”
conclude la Presidente Mazzia.
“Ci piace l’idea, ormai consolidata e affermata, della celebrazione di una Giornata a livello nazionale dei Borghi Autentici d’Italia; – dichiara Maurizio Davolio Presidente AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile) – il forte e positivo impegno dei Comuni per la difesa dell’identità e dell’autenticità, per l’adozione di politiche di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, per il costante miglioramento degli standard di accoglienza e di ospitalità, per l’inclusione e per l’innovazione deve giustamente trovare un momento collettivo di testimonianza, di presentazione pubblica e di festa. La nostra Associazione, che a sua volta proprio in questi giorni celebra il proprio venticinquennale con eventi che si terranno a Bologna, condivide in pieno i valori, gli obiettivi e le iniziative di Borghi Autentici d’Italia, socio di AITR, e pertanto partecipa con grande piacere alla conferenza stampa di presentazione e promuove con tutti i propri mezzi e con entusiasmo la Giornata Nazionale”.
Non solo, ma i borghi, come afferma Alessandra Bonfanti, Responsabile Piccoli Comuni Legambiente, “sono anche al centro delle sfide ecologiche e globali del nuovo millennio e rappresentano una risposta alla crisi climatica, alla democrazia energetica, alla sovranità alimentare e alla cura del territorio, all’inclusione e all’accoglienza per un necessario riequilibrio democratico. Per questo Legambiente è al fianco dei borghi Autentici che esprimono un avamposto di innovazione e la traduzione in pratiche e in comunità ospitali della transizione ecologica”.
A sua volta Anna Donati, Portavoce AMODO (Alleanza per la Mobilità Dolce) – commenta – “Borghi Autentici d’Italia è parte della Alleanza Mobilità Dolce che sostiene con convinzione le Giornate Nazionali ed il messaggio per “un’altra idea di stare” nelle realtà dei borghi italiani”. “Il nostro impegno al fianco di BAI – prosegue – è dedicato alla mobilità e alla accessibilità dei borghi, potenziando il trasporto locale ferroviario e su autobus, per realizzare reti di collegamento ciclopedonali e ciclovie turistiche, per servizi di mobilità elettrica e in sharing per queste comunità. Perché nell’idea di accoglienza e del restare, devono essere assicurati servizi di mobilità sostenibili ed innovativi per connettere i territori”.
Infine, anche Vincenzo Santoro, Responsabile Dipartimento Cultura Turismo Agricoltura ANCI, sostiene le Giornate Nazionali, ritiene infatti che “Le azioni poste in essere dall’Associazione dei Borghi Autentici, che incentiva processi di rigenerazione culturale e sociale attraverso un forte coinvolgimento delle comunità, non possono che trovare un sostegno convinto da parte dell’Anci”.
Reggio Calabria, Minasi attacca: “Concorsi indetti segno di approssimazione”
“I concorsi appena indetti dal Comune di Reggio Calabria sono chiaro segno di approssimazione amministrativa e di assenza di responsabilità politica e sociale nei confronti della Città e dei cittadini. Quest’Amministrazione a guida di facenti funzioni esulta per l’indizione di procedure concorsuali che, anziché portare nuova linfa alla macchina amministrativa e burocratica, arricchiranno il Comune solo di ricorsi, contenziosi e speranze tradite. Speranze dei tanti cittadini, soprattutto dei giovani, che vorrebbero lavorare nella nostra Reggio Calabria e dare un contributo allo sviluppo del territorio, ma che oggi, alla luce della sciatteria amministrativa e politica di chi governa la città, sono costretti a prendere atto che si è trattato di speranze mal riposte”.
Inizia così una nota della Senatrice della Lega, Tilde Minasi, che interviene sui nuovi concorsi predisposti dal Comune di Reggio Calabria. I concorsi prevedono modalità in remoto e strumentazioni tecnologiche a carico dei candidati, cosa che la Senatrice così commenta: “La compagine politica comunale, dopo aver rinunciato a Formez PA per la gestione dei concorsi, ha addirittura deciso di farli svolgere da remoto, ossia da casa, quindi con una procedura che, introdotta tempo fa per fronteggiare l’emergenza covid, comporta notoriamente serie difficoltà a garantire adeguati controlli durante lo svolgimento delle prove e, quindi, carenza di trasparenza, oggettività ed imparzialità nella valutazione dei candidati. Soprattutto – prosegue Minasi – non si comprendono le ragioni politiche e di opportunità alla base di questa scelta, soprattutto alla luce della comunicazione, risalente allo scorso 5 Maggio, da parte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa la conclusione dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia. Peraltro, in questi bandi non è prevista la valutazione dei titoli di studio, non sono stabiliti i punteggi da assegnare alle prove a risposta multipla, non indicate la tipologia né la modalità di svolgimento delle prove da remoto, e la prova scritta, anch’essa da remoto, potrebbe addirittura essere a risposta aperta, il che comporterebbe ampi margini di discrezionalità per una Commissione di concorso di cui peraltro non è dato conoscere la composizione. Inoltre – dice ancora la Senatrice – non risultano allegate al regolamento per l’accesso all’impiego, approvato dal Comune con D.G. del Comune n. 5 del 19.01.2023, le linee guida dell’ANCI per i concorsi da remoto, per come di contro raccomandato dall’ANCI medesima, che dettano disposizioni per la Commissione e per i candidati in merito allo svolgimento delle prove”.
“Dunque una totale assenza di trasparenza, ripeto, e una decisione che accresce la deresponsabilizzazione sociale e politica a cui questa amministrazione ci ha abituati. I bandi prevedono, oltretutto – sottolinea Minasi – che debbano essere i candidati a dotarsi dei computer, della connessione internet e di tutta la strumentazione informatica necessaria per le prove da remoto. Ma lo sa questa Amministrazione che molte famiglie e molti giovani non hanno purtroppo la possibilità di godere di connessioni internet a casa e di dotarsi di PC performanti come quelli richiesti? Che faranno queste famiglie e questi giovani? Rinunceranno a mettersi in gioco? Rinunceranno a candidarsi ai concorsi? “
“Questa modalità gestionale – prosegue – carica di fatto i costi delle prove sui cittadini e sulle fasce più deboli, piuttosto che rimettere all’Amministrazione il carico di fornire almeno la strumentazione necessaria; garanzia prevista in molti concorsi, certamente in quelli gestiti da Formez PA, organismo che rappresenta lo Stato ed a cui il Comune di Reggio ha inteso rinunciare. E, dunque, viene limitata di fatto l’accessibilità al concorso stesso, comprimendo ingiustamente i più elementari principi costituzionali previsti in materia di accesso al pubblico impiego. Ci sarebbe, anzi, da chiedersi perché gli strumenti informatici non possano essere forniti dalla società a cui è stato affidato il concorso, lautamente remunerata a spese dei cittadini. Questa vicenda – conclude la Senatrice – mostra il totale scollamento di Palazzo San Giorgio dalla realtà cittadina ed anche nazionale e chiediamo, dunque, un immediato e serio passo indietro all’Amministrazione, invitandola ad annullare la procedura concorsuale in atto, per predisporre un bando che risponda ai dovuti requisiti di trasparenza e imparzialità e consentire una selezione delle persone più preparate e meritevoli del nostro territorio, a prescindere dalla loro capacità di spesa”.
18 maggio 2023- L’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e l’UNICEF Italia lanciano, per il terzo anno consecutivo, l’iniziativa di sensibilizzazione “DIRITTI IN COMUNE– Nelle politiche comunali ogni bambino e adolescente conta” per ricordare e celebrare il 32° anniversario della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Con questa iniziativa i Comuni sono chiamati a compiere gesti simbolici per diffondere la conoscenza dei diritti dei bambini e dei ragazzi fra i cittadini e rinnovare l’impegno delle amministrazioni comunali per garantire l’attuazione della Convenzione ONU. Quest’anno l’iniziativa, oltre a sensibilizzare sui diritti sanciti dalla Convenzione ONU, avrà un focus sull’importanza della valorizzazione dei dati sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza, per sostenere che i bambini e gli adolescenti contano e possono contare su amministrazioni comunali impegnate per offrire servizi a loro misura.
“Le ragazze e i ragazzi, le bambine e i bambini – ha commentato Antonio Decaro, presidente dell’ANCI – sono il nostro futuro e ogni sforzo va fatto perché queste giovani generazioni crescano nella sicurezza, nella consapevolezza, vedendo pienamente tutelati i propri diritti. Questa missione rientra pienamente nella missione dei sindaci e nella loro responsabilità verso le comunità. La rete dell’ANCI si è sempre impegnata affinché le esigenze delle giovani generazioni fossero centrali negli atti di programmazione, negli investimenti, nelle scelte politiche e amministrative dei Comuni, con particolare attenzione alle situazioni più difficili: i minorenni affidati ai servizi sociali, e quelli la cui giovane esistenza è già segnata da esclusione, povertà, sfruttamento, violenza.
“Rilanciamo oggi l’azione che ANCI conduce ormai da anni sulla base del protocollo sottoscritto con UNICEF Italia: una collaborazione molto positiva che sostiene le amministrazioni comunali nell’attività di scambio di informazioni e di esperienze, e che aiuta noi sindaci a pensare e mettere in cantiere iniziative concrete dalla parte dell’infanzia”.
“DIRITTIINCOMUNE’ è rivolta a tutte le amministrazioni comunali e ha l’obiettivo di valorizzare il ruolo fondamentale che i Comuni sono chiamati a svolgere perché i diritti dell’infanzia e l’adolescenza non rimangano solo principi ma trovino attuazione concreta nelle azioni e nelle politiche che i Comuni adottano quotidianamente” – ha dichiarato Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia “Quest’anno l’iniziativa è dedicata all’importanza di affiancare alla preziosa conoscenza diretta che ogni amministratore ha del territorio in cui opera, anche una conoscenza analitica della condizione di vita di tutti i minorenni presenti nel Comune, in modo che si possano programmare politiche basate su evidenze che permettano di rispondere con i servizi più adatti ai reali bisogni e alle aspettative, della popolazione più giovane “.
I Comuni sono invitati a dedicare una seduta di Giunta o di Consiglio all’anniversario, a diffondere i materiali realizzati per l’iniziativa in tutti i luoghi e gli uffici pubblici e a promuovere l’iniziativa con l’hashtag #dirittincomune27maggio attraverso l’attività sui social, o sul web dedicando una pagina del proprio sito all’iniziativa.
“DIRITTI IN COMUNE” è l’attività che ANCI e UNICEF hanno promosso insieme negli ultimi anni, grazie al Protocollo siglato nell’ambito del Programma UNICEF Città amiche dei bambini e degli adolescenti, volto a valorizzare il ruolo strategico che le amministrazioni locali hanno nel dare piena attuazione alla Convenzione ONU.
Tutte le informazioni per aderire e i materiali sono disponibili alla pagina www.unicef.it/diritti-in-comune dove sarà presente anche l’elenco aggiornato delle Città che aderiranno promuovendo le azioni suggerite.
Ieri, domenica 16 aprile, si è tenuta la 26° Giornata Nazionale sulla Donazione e Trapianto di organi e tessuti. Punto focale è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica alla tematica del “dono” e l’opportunità di poter salvare molte vite in caso di fine vita.
L’ultimo rapporto “L’indice del Dono”, reso noto dal Centro Nazionale Trapianti, che analizza i numeri degli aderenti alla donazione, nel 2022 ha registrato 7.028 Comuni italiani dove è attivo il servizio all’anagrafe per dire il “sì” alla donazione dopo il decesso.
La Calabria, continua però, a posizionarsi come fanalino di coda tra le regioni italiane. Nonostante sia nobile la scelta di donare qualcosa, che ormai non ci serve più, per dare un’altra speranza a chi ancora ha tanto da vivere, il mesto risultato della regione conferma quanto sia necessario perpetrare nelle campagne di sensibilizzazione sul tema. “Il trapianto di cuore mi ha salvato la vita”, parole di Angelo, uno studente calabrese di ventiquattro anni, che si è laureato alla Facoltà d’Ingegneria.
Tra i promotori della campagna: Anci, il Ministero della Salute e il Centro Nazionale Trapianti insieme per la campagna “Donare è una scelta naturale” e “Dichiara il tuo Sì in Comune”. Ogni cittadino maggiorenne può facilmente recarsi nel proprio comune di residenza, anche al momento del rinnovo del documento di identità, e scegliere di aderire all’iniziativa.
Secondo le dichiarazioni del Garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli: “La donazione degli organi rappresenta al momento l’unica vera possibilità di cura per i circa 8100 malati in attesa di trapianto in Italia, un atto volontario di grande senso civico e di umanità, da chi dona una parte di sé a chi ne ha bisogno” .
“Donare è un atto d’amore – continua il Garante – di quella solidarietà verso il prossimo che contraddistingue noi calabresi. Un invito quindi, quello lanciato anche dall’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, ad aderire alla donazione e all’assenso per i trapianti. La generosità è un dare che prima o poi ritorna sempre”.
Grande attesa per l’elezione del nuovo presidente dell’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani. Nello specifico, in questi giorni, si sta cercando una quadra per l’elezione del presidente per la Regione Calabria.
Quest’organo è importante e necessario per la tutela e la cooperazione dei comuni della nostra regione, promuove la partecipazione e l’associazionismo, iniziative di sviluppo economico, civile e culturale della nostra società. E’ auspicabile, perciò, che tutti i membri cooperino per un bene comune a prescindere dal partito, dallo schieramento politico e qualunque altra tendenza personale.
A questo proposito di esprimono i consiglieri comunali: Antonio Barberio, Nunzio Belcaro, Gregorio Buccolieri, Vincenzo Capellupo, Igea Caviano, Fabio Celia, Antonio Corsi, Sergio Costanzo, Manuela Costanzo, Luigi Levato, Rosario Lostumbo, Rosario Mancuso, Daniela Palaia, Giulia Procopi, Danilo Sergi, Raffaele Serò, Tommaso Serraino, Francesco Scarpino, Antonello Talerico, Stefano Veraldi.
“Tra qualche giorno, l’assemblea dei Sindaci calabresi – è detto nell’appello – sarà chiamata ad eleggere il suo presidente e potrebbe essere questa l’occasione per lanciare un messaggio di forte unità regionalista e di equilibrio tra i territori. L’assegnazione della guida dell’Anci regionale al Capoluogo di Regione, frutto di una riflessione bipartisan, eviterebbe scontri tra pur legittime ed autorevoli candidature, ma soprattutto segnerebbe un riconoscimento unitario alla funzione che questa Città deve svolgere statutariamente. Questo tipo di riflessione ha portato, nei primi anni del Duemila, all’elezione unitaria dell’allora sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, votato anche dalla sinistra. In quella stagione, l’azione di Anci Calabria fu molto incisiva nel rapporto con la Regione e per la valorizzazione di tutti i Comuni calabresi”
“Noi non chiediamo a Nicola Fiorita – è scritto nel testo – di candidarsi alla guida di uno schieramento alla presidenza dell’Anci. Non avrebbe senso auspicare una stagione di forte unità tra i Comuni calabresi e nello stesso tempo cimentarsi in una conta fratricida. Chiediamo invece alle forze politiche calabresi, di centrodestra e di centrosinistra, di ragionare su una soluzione che potrebbe aprire una fase di unità, di proposizione, di serrato confronto con la Regione e il Governo, proprio nel momento in cui occorrerà discutere con serietà dell’ipotesi di autonomia differenziata”.
Protezione Civile, Musumeci: “Non pensiamo di fare alcuna rivoluzione”
“Non pensiamo di fare alcuna rivoluzione ma dobbiamo sforzarci perché, al di fuori della spinta emotiva di eventi tragici, si consideri la Protezione Civile una priorità. Parlerò con i governatori perché nel 2023 la Protezione Civile diventi il primo tema in agenda: il diritto alla sicurezza e alla vita non possono avere concorrenti, sono diritti assoluti”. Lo ha detto il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, al termine della prima riunione con la Commissione Protezione civile della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in seduta politica. “Se nell’agenda di ogni Regione la protezione civile non diventa la priorità, anche in termini finanziari ma non solo – ha aggiunto – l’approccio è sbagliato e non riusciremo a fare un passo avanti”. Il ministro ha annunciato anche l’intenzione di incontrare Anci e Upi. “Dobbiamo cominciare con gli enti locali ovvero con chi vive sul territorio giorno dopo giorno l’esperienza della messa in sicurezza del territorio, delle persone e dei suoi beni“, ha sottolineato. (ANSA).