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Villa San Giovanni: il PD avvia la mobilitazione politico elettorale

Il PD di Villa San Giovanni si avvia la mobilitazione politico elettorale per le elezioni del 25 settembre

di Filippo Francesco Idone

Le prossime elezioni politiche del 25 settembre rappresentano uno spartiacque. Toccherà agli italiani scegliere tra il Buon Senso dell’agenda europeista, inclusiva e sociale e il Senso Comune populista e sovranista, tutto schiacciato sugli interessi dei pochi e delle corporazioni. Sempre di più, alla Società Aperta – liberale, democratica e progressista – si contrappone la distopia di una “Società Perfetta” costruita sull’esclusione dei deboli, sull’identitarismo da operetta, su un’impostazione economica e fiscale che accresce il divario tra ricchi e poveri. Le Destre italiane, infatti, sono contro la paga minima stabilita per legge, contro il contributo di inserimento sociale, contro le misure a sostegno degli esclusi dal mondo del lavoro, contro una nuova stagione di ampliamento dei diritti civili e sociali.

“Il Centrosinistra unito – lo ha bel chiarito il Segretario Enrico Letta – ha il dovere di offrire agli italiani un’ alternativa seria e competente che porti a compimento il lavoro del Governo Draghi e che rilanci l’impegno politico-amministrativo per colmare le iniquità sociali, attraverso la promozione e la tutela del lavoro di qualità e dell’intraprendenza fondata su concorrenza e merito. Di tutto questo – della mobilitazione dei militanti, dei volontari e dei cittadini di buona volontà  – e dell’incidenza che il lavoro del nuovo Parlamento avrà sulla gestione del nostro Territorio, discuteremo – INSIEME – giovedì 4 agosto, ore 19,30, presso l’associazione “LA CAVE” in Piazza G. Calabro’ (già Piazza dei Parlamenti) a Villa San Giovanni.

Sono invitati a partecipare gli Amministratori civici, i Cittadini di Villa e della CM, tutte le forze del Centrosinistra dello Stretto, i riformisti e progressisti che non si arrendono alla deriva sfascista, antioccidentale, illiberale, padronale, ghettizzante, iniqua, anti meridionale, di un ex centrodestra ormai schiacciato sulle posizioni estremiste della Lega Nord  e degli sponsor “nostalgici” dell’avventurismo di Giorgia Meloni .

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