È stata prorogata di altri sei mesi l’amministrazione giudiziaria nei confronti della società “Caronte&Tourist Spa”, che gestisce il servizio di traghettamento sullo Stretto di Messina. Lo ha deciso la Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta del procuratore Giovanni Bombardieri e dei sostituti procuratori della Dda Stefano Musolino e Walter Ignazitto.
L’amministrazione giudiziaria è stata disposta nel gennaio 2021 e questa è la terza proroga perché “sulla scorta della relazione delle amministratrici giudiziaria, – è scritto nel provvedimento dei giudici – si evince la necessità di completare il programma di sostegno alla società amministrata, al fine di rimuovere le situazione di fatto e di diritto che, costituendo pericolo di infiltrazione criminale e di assoggettamento alle cosche di ‘ndrangheta operanti nel territorio calabrese, hanno determinato la misura”. Per la prima volta il presidente del Tribunale Natina Pratticò ha stabilito non solo l’amministrazione giudiziaria della società di navigazione ma anche “l’esonero della governance aziendale dalla gestione dei rapporti con fornitori di beni e servizi”. Il gruppo Franza, proprietario della Caronte, infatti è esonerato per i prossimi sei mesi dal gestire pure i “rapporti di cessione a terzi di beni e servizi aziendali”. Di tutto si dovranno occupare gli amministratori giudiziari che assumeranno il controllo dei vari settori dell’azienda.
Nell’ultimo anno e mezzo, “sono stati introdotti nell’ambito di un’organizzazione complessa, quale quella della Caronte&Tourist Spa, – si legge nel provvedimento – una serie variegata di sistemi di prevenzione, controllo e monitoraggio di situazioni a rischio infiltrazione mafiosa di cui la stessa società (rectius l’intero gruppo societario) precedentemente, pur operando in un territorio ad alta densità mafiosa, era incredibilmente priva. Detti strumenti sono stati via via implementati ed essi sono ancora in corso di affinamento e perfezionamento, sicché l’apprezzabile sforzo dell’amministrazione giudiziaria è quello di realizzare l’obiettivo che non si traducano in mere iniziative sulla carta, ma si confermino quali mezzi di efficace prevenzione del rischio di permeabilità della società amministrata da parte di apparati criminali territoriali e non, che, di certo, indirizzano i loro appetiti nei confronti di una società, quale la Caronte&Touristspa, che, nel settore dei trasporti nello Stretto di Messina, ha una posizione dominante, con conseguenti ingentissimi ricavi”. “L’opera di bonifica non può dirsi ancora conclusa”. Hanno scritto così i giudici secondo cui, in alcune situazioni, “si continua a registrare un atteggiamento di riluttanza ed insofferenza ai controlli dell’amministrazione da parte della governance aziendale“. (ANSA).