Articolo di Pierluigi Gabriele
Buone notizie per i fan dei Pokémon: il Franchise giapponese di videogiochi trasformatosi sin da subito anche in una serie di anime e manga, che dalla fine degli anni Novanta, ogni anno coinvolge milioni di nuovi appassionati. Il cantautore britannico Ed Sheeran, forte anche della sua grande passione per Pikachu & co. si è cimentato nella composizione del brano “Celestial” proprio in occasione dell’uscita degli attesissimi giochi “Pokémon scarlatto” e “Pokémon violetto”. Le due nuove avventure videoludiche saranno un’esclusiva delle console della famiglia Nintendo. Ed stesso è sempre stato un grandissimo fan dei Pokémon sin dall’infanzia, prediligendo Pikachu, Squirtle, Machamp e Snorlax. L’artista ha accettato immediatamente la possibilità di collaborare anche al videoclip girato dal pluripremiato regista Yuichi Kodama, che lo vede alle prese con una sua classica giornata di vita, ma all’improvviso viene catapultato nel mondo immaginario che ha fatto sognare milioni di bambini in tutto il mondo.
Ed ricorda con piacere la sua infanzia vissuta all’insegna di questo tipo di giochi, che rappresentavano anche un’evasione dalla realtà durante le delusioni scolastiche. Un mondo immaginario in cui poteva rifugiarsi e che tutt’ora rappresenta uno svago durante i tour in giro per il Mondo. Il videoclip supervisionato dalla direzione artistica di Yu Nagaba, artista giapponese concettuale di un certo spessore, dona anche un tocco di nostalgia a chi bambino non è più, riportandolo indietro nel tempo. Lo stesso presidente di The Pokémon Company International, Kenji Okubo ha espresso profonda soddisfazione per la collaborazione della sua società con l’artista inglese, elogiando anche il regista Kodama per l’aura fantastica ed avventurosa che permea l’intero videoclip.
È chiaro che il progetto è riuscito soprattutto per la passione che Sheeran ha messo sia nel testo, che nelle musiche, presentandosi allo spettatore orecchiabilissime ed adatte anche ai non interessati alla saga di videogiochi. Questo dimostra una volta di più la versatilità dell’artista britannico, a suo agio in innumerevoli contesti artistici.