Articolo di Pierluigi Gabriele
L’ascesa di una delle band più famose di tutti i tempi avrà mai il suo epilogo? I Queen che dall’anno della loro formazione avvenuta nel 1970 ed anche dopo la scomparsa dell’ indimenticato frontman Freddie Mercury avvenuta nel 1991, ha venduto più di 300 milioni di dischi ed è tutt’ora sulla cresta dell’onda con diversi eventi e concerti annuali, si appresta ad aggiungere nuova linfa su una storia che ha tutti i contorni della leggenda. Questa nuova edizione riveduta della biografia della Band: “As it began” è scritta a quattro mani dal chitarrista della band Brian May e Jacky Smith, che gestisce il fan club ufficiale del gruppo inglese dal lontano 1982. La prima edizione, che già aveva approfondito ogni aspetto del complesso dalla genesi fino al 1992, è arricchita da nuovi racconti sconosciuti ai molti, con il contributo fondamentale sia di Brian May, ma anche di Roger Taylor, batterista della band londinese.
Il percorso editoriale completa anche gli anni immediatamente successivi alla morte di Freddie Mercury, arricchendosi anche di foto inedite. La nuova analisi di ogni membro della band, a cui si aggiunge il bassista John Deacon, che entrò nella band nel 1971, e coincise anche con la nascita del nome d’arte del frontman, nato Farrokh Bulsara, molto spesso anglicizzato Frederick e poi in seguito trasformatosi in Freddie. Il cognome “Mercury” venne scelto per molteplici motivi, innanzitutto per rendere omaggio a Mercurio – Ermes che nella mitologia greco-romana rappresentava il messaggero degli dei, protettore della parola, e per una personalità che scriveva i propri testi era sicuramente di buon auspicio. Ma poi anche per via del mercurio, elemento chimico che con il calore tende a salire “hot liquid” ed anche con uno sguardo agli Astri, dato che il suo segno zodiacale era la Vergine, segno di Terra, governato proprio dal messaggero degli dei. I Queen, che raggiunsero il successo internazionale con il brano Bohemian Rhapsody, che ha tutti i contorni della rock opera e che dura 6 minuti, tempo impensabile per i brani moderni standardizzati ad un massimo di tre minuti e mezzo/quattro minuti.
Il cammino della band, ha raggiunto tutti i maggiori palchi internazionali identificando la propria arte in impressionanti live, impensabili oggi per la grande intensità (uno su tutti Wembley dell’86), e mettendo in luce sin dai tempi degli Smile, nome antecedente del gruppo, la creazione dei maggiori capolavori. La biografia attraversa tutte le fasi che li porterà a diventare una delle più grandi rock band del mondo. La prefazione, redatta da Brian May spulcia maggiormente gli anni immediati alla dipartita del frontman e si avvale della collaborazione essenziale non soltanto della Smith, ma anche da Jim Jenkins, massimo esperto della band e fan accanito sin dagli esordi. Anche la traduzione italiana è condita da una smisurata passione per Freddy, Brian, Roger e John ed è ad opera di Raffaella Rolla, traduttrice editoriale di lunga esperienza, legata alla band da oltre trent’anni e collaboratrice con loro di diversi progetti, tra cui l’adattamento italiano del loro musical “We will rock you”.