“I calabresi che vivono fuori regione sono i più appassionati ambasciatori della nostra terra. Le occasioni d’incontro mi emozionano sempre, perché ravvivano la fiamma del sentimento comune che ci lega tutti alla Calabria e ricordano i sacrifici di chi ha dovuto lasciare la propria terra alla ricerca di opportunità”. L’ha detto il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso intervenendo a Roma alla 54esima edizione della “Festa dei calabresi nel mondo”. L’evento è stato organizzato dall’associazione “Brutium”, guidata da Gemma Gesualdi. Il presidente Mancuso l’ha ringraziata, “per un appuntamento che consente di irrobustire la rete dei calabresi nel mondo, proseguendo l’opera avviata dal fondatore, il padre Giuseppe”.
“Le energie vitali delle comunità dei calabresi che vivono in altre realtà – ha sostenuto Mancuso – possono aiutarci a superare i cronici ritardi della Calabria, fungendo da incubatore per nuove progettualità di sviluppo. Questo qualificato apporto (di cui la ‘Festa dei Calabresi nel mondo’ è un esempio) sarà cruciale, per valorizzare ancor di più l’azione di rinnovamento che la Regione sta dispiegando, anzitutto per rimuovere i divari di opportunità tra i nostri giovani e quelli che vivono in altre regioni”.
Per Mancuso “i profondi sconvolgimenti nazionali e globali, causati dalla crisi economica e pandemica, stanno facendo emergere il progressivo desiderio, specie nei giovani, di far ritorno nelle città e nei borghi calabresi. Un flusso percepibile quasi quotidianamente, che necessita di intelligenti ‘politiche di rientro’ dell’immenso capitale umano che ha legami con la Calabria. La valorizzazione di incontri e relazioni tra esperienze, professionalità e capacità individuali, coltivate nelle rispettive diversità di contesti culturali ma accumunate dall’amore per le tradizioni e per le bellezze della nostra terra, ci consentirà di affrontare le sfide del nostro tempo per promuovere benessere e crescita sociale in Calabria“. (ANSA).