Il Consiglio comunale di Reggio Calabria ha approvato la rinegoziazione dei mutui accesi con Cassa Depositi e Prestiti arrivando, così, alla riduzione di tre anni sull’estinzione di circa 470 prestiti, l’ultimo dei quali contratto dai Commissari prefettizi che hanno guidato l’ente all’indomani dello scioglimento per mafia. L’assessora al Bilancio, Irene Calabrò, nel corso del suo intervento in aula, ha sottolineato “l’importanza del provvedimento che comporta la riduzione del costo dell’indebitamento, benefici certi per le future generazioni e, nell’immediato, libera circa 3 milioni di risorse nella disponibilità dell’amministrazione comunale”.
“Abbiamo scelto la via del Piano di ammortamento che anticipa l’estinzione dei mutui – ha spiegato la delegata alle Finanze – concentrandoci sulla volontà e la possibilità di accorciare i tempi di un debito da 106 milioni, maturato negli anni antecedenti il 2012 e spalmato, inizialmente, fino al 2040. Cogliamo, quindi, una possibilità prima impensabile ed oggi realizzabile soltanto grazie al lavoro che segue le linee di mandato del sindaco Falcomatà, con il facente funzioni Brunetti in continuità, che ha portato l’Ente a riavere cassa, finanze e disponibilità”. Nel corso del dibattito, i consiglieri di maggioranza hanno stigmatizzato il voto di astensione del centrodestra su «un’operazione finanziaria a costo zero che comporta soltanto risparmi e benefici per le generazioni a venire.