I sindaci della rete ‘Recovery Sud‘ scrivono al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e chiedono un incontro per parlare delle difficoltà nell’attuazione del Pnrr e per concordare con l’Unione europea una modifica al piano che consenta di scorrere le graduatorie degli avvisi pubblici già istruiti, salvaguardando la quota del 40%. “Questo – evidenziano – per accelerare la spesa ma anche per evitare che i fondi siano dirottati al Nord”. I primi cittadini meridionali chiedono anche di “superare, laddove è possibile, la logica dei bandi e di partire invece dalle necessità più impellenti dei Comuni”. Per questo hanno allegato il “Libro Bianco redatto nel 2021 nel quale, per la prima volta nella storia del Mezzogiorno, si avviava una prima ricognizione dei fabbisogni e dei progetti dei territori”.
Nella lettera si ribadisce anche il “no categorico all’autonomia differenziata” e si chiedono anche “misure per i Comuni montani dell’entroterra, un tema citato da Meloni nel suo discorso di insediamento”. “Sarebbe un gran bel gesto ascoltare la voce di 323 sindaci meridionali che per la prima volta si sono uniti per fare squadra“, commenta Davide Carlucci, primo cittadino di Acquaviva delle Fonti e coordinatore della Rete, che nei giorni scorsi ha promosso anche una petizione in sostegno degli ulivicoltori in crisi, per chiedere aiuti immediati a favore della categoria. “Anche di questo vorremmo parlare con il premier, cercando di far capire quali sono le urgenze reali di questo territorio”, conclude Carlucci. (ANSA).