Aprirà i battenti in Calabria la prossima sede di Atos Italia, multinazionale, leader globale nei servizi digitali per imprese e pubbliche amministrazioni. Lo hanno annunciato a Catanzaro, nella sede della cittadella regionale, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e l’amministratore delegato di Atos Italia, Giuseppe Di Franco. Sarà la settima sede italiana dell’azienda che inaugurerà nel 2023 e assumerà subito 50 dipendenti ed entro il 2025, 150 consulenti. “Si tratta – ha detto il presidente Occhiuto – di una delle aziende principali del continente che produce il computer più potente d’Europa: Leonardo. Sono contento che abbia deciso di investire in Calabria e che lo abbia fatto con il sistema universitario calabrese, il quale aiuterà l’azienda a radicarsi sempre di più nel territorio. Ho chiesto ad Atos di non limitare l’investimento al reperimento di risorse professionali, ma di considerare la Calabria come uno dei loro hub per sviluppare altre attività”.
È previsto, tra l’altro, in Calabria, ha sottolineato Occhiuto che ha delineato un vero e proprio piano di attrazione degli investimenti in cui la Regione è impegnata da qualche mese – un investimento da parte di Amazon che ha già acquistato un capannone a ridosso del porto di Gioia Tauro. “Si prevedono – ha precisato – una ottantina di assunzioni, ma ho già detto ai dirigenti di Amazon che la Calabria è disposta a fare tutto quello che è possibile perché questo investimento possa essere ulteriormente implementato“. Di una politica di crescita importante in un settore critico come quello del digitale ha parlato l’Ad di Atos Italia Di Franco secondo cui “il settore sta conoscendo degli sviluppi molto importanti a livello italiano, europeo e mondiale. In Calabria, giovani laureati in materie scientifiche e tecnologiche potranno trovare l’opportunità di continuare a lavorare e studiare nella loro regione. Lavorare su temi di altissima potenzialità di sviluppo per la nazione e l’Europa”.
“Ci sono, poi altre aziende – ha detto ancora il presidente Occhiuto – con le quali ci stiamo confrontando. C’è un recupero di interesse intorno alla Calabria da parte del mondo delle imprese nazionali e multinazionali perché la regione è sede di importanti infrastrutture strategiche soprattutto per la logistica, come il porto di Gioia Tauro, o di importanti ecosistemi delle conoscenze, come quello delle università. Insomma c’è bisogno di un governo regionale che sappia raccontare queste opportunità ed io cerco di farlo”. “La scelta della Calabria, dopo Napoli e Bari (dove Atos è presente da quattro mesi) – ha sottolineato Di Franco – è per consolidare la presenza nel sud del Paese, in una regione dove abbiamo trovato un network universitario di assoluta eccellenza che può costituire un volano importante per la crescita della nostra azienda. Ci concentreremo su persone ad alto potenziale che escono dal contesto universitario e che vogliono continuare a lavorare nel mondo del digitale rimanendo in Calabria”. La sede ancora non è stata individuata, ma sarà scelta anche considerando il rapporto con l’Università. Quanto alle figure professionali si punta su laureati o diplomati in materie tecnico-scientifiche in discipline del mondo Stem (Science, technology, engineering and mathematics): informatici, ingegneri e laureati in economia. All’incontro era presente anche il rettore dell’Università della Calabria Nicola Leone che ha chiarito come ad essere coinvolti saranno principalmente i “neolaureati di discipline Stem, ma con Atos abbiamo discusso anche della possibilità dell’attivazione di dottorati industriali che vedano una collaborazione tra università e azienda per progetti di ricerca e sviluppo evoluti, prefigurando durante il percorso dottorale, una futura collocazione industriale di alto profilo dentro Atos”. (ANSA).