“Siamo di fronte all’ennesima giravolta della Regione in tema di sanità e sempre a danno dei lavoratori del settore. Questa volta addirittura si decide di non rispettare un impegno assunto solo pochi mesi fa, esattamente il 19 luglio quando veniva siglato dalle organizzazioni sindacali di categoria, dal delegato del soggetto attuatore per l’emergenza covid 19 e dal capo di gabinetto della presidente della Regione un accordo per stabilire che le premialità ‘sono destinate a tutto il personale delle aziende sanitarie e ospedaliere del Servizio sanitario regionale, sia con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o determinato, sia con rapporto di lavoro convenzionato o con altri rapporti di lavoro flessibile'”. Lo afferma, in una nota, Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio regionale. “Oggi, invece – aggiunge Bruni – si decide di erogarle solo ‘al personale della dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie dipendenti del Sistema sanitario nazionale e del personale del comparto sanità dipendente del Sistema sanitario nazionale. Un dietrofront che ha del clamoroso e che mette ancora una volta in evidenza tutte le contraddizioni di una strategia confusa e contorta, e spesso contraddittoria. Sono assolutamente solidale col collega Sinibaldo Iemboli che commenta questa decisione come ‘una ferita che gronda sangue’. Qua parliamo di colleghi che hanno combattuto da soli e senza alcuna protezione per tutta la prima fase del contagio Covid mettendo a serissimo rischio la propria incolumità per assistere i pazienti che in numero sempre maggiore si ammalavano. E fa bene Sinibaldo a ricordare che l’unico morto che c’è stato in provincia di Cosenza è stato Giuseppe De Vita, medico convenzionato del Suam di Cosenza”.
“Con questa decisione – sostiene ancora Bruni – ci saranno, nell’ambito dello stesso servizio sanitario, infermieri e autisti che otterranno l’indennità Covid mentre ai medici convenzionati la misura non sarà erogata. Presidente Occhiuto, continuiamo ogni giorno a chiedere sacrifici incredibili a questi medici e al momento giusto li lasciamo da soli senza nessuna gratificazione. Se per lei è giusto, ci spieghi almeno perché”. (ANSA).