A seguito delle operazioni di accorpamento delle Camere di Commercio dell’area Calabria centrale, con la costituzione della nuova Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, il neo eletto presidente, Pietro Falbo, ha visitato la sede territoriale di Crotone per salutarne dipendenti e consiglieri. Il presidente Falbo ha espresso “la volontà di avviare le attività del nuovo ente all’insegna dell’unitarietà, della collaborazione e della pari dignità dei territori rappresentati”. Falbo, affiancato dal segretario generale, Bruno Calvetta e dai neo Consiglieri espressione del territorio crotonese Giovanni Ferrarelli, Antonio Casillo, Emilia Noce, Salvatore Mazza, Francesco Maria Lagani e Luigi Albo, ha incontrato il personale camerale, salutando personalmente ogni dipendente, e delineando le linee guida del lavoro da porre in essere per garantire, nella diversità dei territorio, la sinergia e la collaborazione necessarie per costruire un futuro prospero per le imprese del territorio.
Il presidente Falbo, dopo l’intervento di benvenuto del segretario generale Calvetta, ha ringraziato il personale camerale sottolineando “l’impegno che profonde nonostante le carenze organiche e le difficoltà ed incertezze che il lungo processo di accorpamento ha determinato. Volevo ringraziare tutti – ha detto Falbo – per la dedizione e l’impegno profuso nello svolgimento dell’attività lavorativa. Vogliamo rassicurare che la nostra priorità sarà quella di tutelare l’organico attualmente in servizio mantenendo il presidio di Crotone ed i servizi che eroga alle imprese. Un saluto va al Presidente uscente, per il lavoro svolto. Un particolare ringraziamento va, inoltre, al segretario generale Calvetta il quale, sono sicuro, continuerà a svolgere, con la professionalità e la dedizione che lo contraddistinguono, le sue funzioni per il nuovo ente camerale, così come in passato ha fatto per le singole Camere, dimostrando di perseguire un’organizzazione unitaria che, pur nella valorizzazione delle peculiarità territoriali, abbia un obiettivo comune di sviluppo”.
“La difficoltà maggiore – ha aggiunto il presidente Falbo- sarà appunto quella di superare l’individualismo e pensare alla nuova Camera di commercio come un’unica entità, la ‘casa delle imprese’ di un unico grande territorio, che proprio dall’unione trae la sua forza, diventando modello di sviluppo e trait d’union con le istituzioni locali. Ho voluto citare Jack Monroe, in occasione della mia elezione, il quale sosteneva che il destino non è precostituito, ma lo facciamo ogni giorno con le nostre azioni. Sono certo che noi, con le nostre azioni, faremo il destino della nuova Camera di commercio. Dobbiamo trasmettere all’esterno che questa nuova realtà può e deve essere un modello vincente perché i presupposti ci sono tutti e il mio primo passaggio qui con voi testimonia impegno, vicinanza, e condivisione di intenti e di azioni sinergiche per invertire quella tendenza che ancora vede le nostre province ultime nelle classifiche nazionali per sviluppo e qualità della vita. Dobbiamo segnare un cambio di passo, magari cominciando proprio dalla Camera di commercio riunita, che all’esterno può dimostrare grande maturità, perché di questo si tratta, nel fare squadra in questo progetto che sarà il nostro progetto per lo sviluppo delle imprese e la competitività dei territori”. Il Segretario generale Calvetta, nel suo intervento, ha detto che “il presidente Falbo è espressione di una comunità d’intenti, indirizzata ad una fattiva armonizzazione dei territori, a garanzia di una loro crescita comune e affinché proceda di pari passo, senza lasciare nessuno indietro.”
Il presidente Falbo ha dato, quindi, spazio ad ogni singolo dipendente, ascoltandone le istanze e rassicurando sulla sua volontà di valorizzarne le professionalità a servizio di un ente sovra territoriale quale sarà la nuova Camera di commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. Sono intervenuti, quindi, i consiglieri camerali espressione del crotonese i quali hanno confermato “la volontà e l’impegno a rappresentare le istanze del territorio, in armonia con il nuovo contesto unitario”. (ANSA).