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Villa San Giovanni: presentato il nuovo libro di Marco Onnembo

Presentato a Villa San Giovanni, in Piazza Rosario, il nuovo libro di Marco Onnembo intitolato "Il metro del dolore"

di Filippo Francesco Idone

Villa San Giovanni prosegue con le giornate dedicate alla cultura. In Piazza Rosario, sabato 12 novembre, è stato presentato l’ultimo romanzo di Marco Onnembo: “Il metro del dolore” edito dalla Mondadori. All’evento ideato dall’associazione Valentia, erano presenti il Sindaco della città villese, Giusy Caminiti, Caterina Trecroci, presidente del Consiglio con delega alle istituzioni, cultura, istruzione e politiche educative e l’assessore ai Servizi, al Decoro e all’Ambiente Ruggero Marra e il referente dell’associazione Gaetano Sergi.

Il libro narra le storie di un sacerdote, Don Carmine, che ha la voglia di scoprire il mondo attraverso nuovi orizzonti mantenendo sempre i legami ecclesiastici. Un mondo che va al di fuori della cerchia religiosa che spazia da momenti di ilarità a quelli di profonda riflessione. Il protagonista ha cercato di rompere alcuni schemi rigidi della Chiesa cercando di dare dalle risposte non dal punto di vista religioso, ma da quello umano. Temi come l’aborto, l’omosessualità cercando di comprendere caso per caso i problemi dei fedeli dando supporto morale-ecclesiastiche. Alla fine dell’evento, l’autore ha donato alla Biblioteca mobile il libro per iniziare l’interscambio che l’associazione Valentia sta promuovendo nelle varie piazze della città Villese.

Marco Annembo ha raccontato le sue impressioni: “L’idea di scrivere il “Il metro del dolore” mi è venuta riflettendo sulla condizione dell’uomo contemporaneo e ho pensato a quel’era il male di questo tempo. La malattia, il covid, la guerra, ma la vera difficoltà è la solitudine. Quando incontriamo qualcuno che ci racconta i suoi problemi, dopo 3 secondi chiudiamo la nostra saracinesca e non lo ascoltiamo. I sacerdoti, con chi parlano? Ho pensato di raccontare di questo uomo che ci svela i motivi del suo addio all’abito laico e ci racconta 40 anni del suo sacerdozio”. 

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