Un libro ed un film, per fare tornare di attualità il frate calabrese Gioacchino da Fiore sono al centro dell’incontro in programma domani a Soverato con la partecipazione del presidente del Centro Studi Gioachimiti Riccardo Succurro e dello storico Pasquale Lopetrone, con la proiezione del documentario “In cammino con Gioacchino” di Eugenio Attanasio, nell’ambito degli Incontri culturali del venerdì promossi dalla Libera Università Popolare. Il Sindacato Libero Scrittori Italiani sezione Calabria, presieduto da Luigi Stanizzi, ha posto l’accento in diverse iniziative culturali sul rilevante contributo di divulgazione del pensiero di Gioacchino da Fiore attraverso il documentario e il libro “In cammino con Gioacchino” del regista Eugenio Attanasio.
“Libro e film – precisa Stanizzi – contribuiscono a far tornare di grande attualità l’illustrissimo frate calabrese, ricordato da Dante nella Divina Commedia: (… e lucemi da lato/ il calavrese abate Giovacchino/ di spirito profetico dotato). Il lavoro cinematografico ed editoriale di Attanasio pone interrogativi, suscita curiosità e interesse che spingono ad andare più a fondo nello studio della vita, delle opere e dei luoghi di Gioacchino da Fiore”. Promuovere il turismo rurale proponendo i territori delle aree interne visibili lungo le antiche vie percorse dai pellegrini, è la frontiera del terzo millennio.
“Un turismo sostenibile al di fuori delle mete affollate – è scritto in una nota – è quello che racconta ‘In cammino con Gioacchino’, il cofanetto editoriale realizzato dalla Cineteca della Calabria che contiene il libro, il film e una mappa di luoghi gioachimiti, la prima opera che si realizza sui cammini calabresi. Realizzata con la consulenza scientifica del Centro studi Gioachimiti. racconta la storia di un gruppo di escursionisti, i quali, nell’estate del 2015 ripercorrono il cammino di Gioacchino da Fiore, partendo dall’Abbazia di Corazzo, per monti e valli della Sila, passando dai luoghi straordinari che recano le tracce dell’abate celichese. Il percorso non è solo fisico, ma è anche spirituale, perché ci si avvicina alla figura e al pensiero di una straordinaria personalità della cultura mondiale”.
Gioacchino da Fiore, prosegue la nota, “può essere visto da diverse angolazioni, dalla teologia alla storia, dalla filosofia all’antropologia, rimanendo un personaggio ‘iniziatico’ che presuppone uno studio e un approccio sicuramente non facile e non adatto a tutti; nonostante questa sua difficoltà, resta uno dei calabresi più conosciuti e apprezzati nel mondo. Anche la Calabria si propone come terra di cammini, grazie alla figura di Gioacchino da Fiore e alla presenza di itinerari rurali e religiosi che possono costituire un grande volano di sviluppo per le aree interne”. “In cammino con Gioacchino”, conclude la nota, “vuole essere un invito a scoprire questo mondo affascinante e perduto per proporre itinerari sconosciuti ai più, da percorrere a piedi per riflettere sulla vita e l’opera di un grande del tempo, conteso da Papi e imperatori, in un momento in cui la Calabria si poneva come centro dell’universo allora conosciuto”. (ANSA).