L’associazione culturale Le Muse “Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria continua i suoi appuntamenti con cadenza settimanale e lo fa questa settimana inserendo un incontro che una volta al mese avrà come argomento il territorio metropolitano. Nascono così ricorda il presidente Muse prof. Giuseppe Livoti i “Dialoghi metropolitani” ovvero il voler confrontarsi con alte personalità che operano all’interno dell’area metropolitana dello Stretto. Rimaniamo dunque fedeli al nostro viaggio tra fatti, persone e personaggi che di volta in volta affrontano tematiche e situazioni diverse con il coinvolgimento del pubblico presente ma con un valore in più, quello dell’appartenenza all’area metropolitana, non dimenticando l’intero territorio regionale continua Livoti. La Città metropolitana di Reggio Calabria e la sua conseguente area è stata individuata e riconosciuta per legge solo a partire dal 5 maggio 2009 grazie alla legge delega n 42 in materia di federalismo fiscale in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione. In base a quella legge il Governo era delegato ad adottare entro 36 mesi dalla data in entrata in vigore della legge (entro il 21 maggio 2012) un decreto legislativo per l’istituzione delle 10 città metropolitane individuate dalla legislazione italiana, tra le quali la città di Reggio Calabria. La Città metropolitana di Reggio Calabria è stata istituita dall’ordinamento giuridico nazionale con il Decreto legge 5 novembre 2012, n. 188 “Disposizioni urgenti in materia di Province e Città metropolitane”.
La discussione politica, a livello locale, sull’area metropolitana di Reggio Calabria, ebbe origine sin dagli anni settanta, principalmente in funzione della conurbazione con la corrispondente area metropolitana di Messina e per la istituzione dell’area metropolitana dello stretto; area stimata di circa 2000 km² con una popolazione complessiva di poco inferiore ai 1.100.000 abitanti. L’area metropolitana reggina interessa un territorio di particolare configurazione geografica, definito tanto dalla crescita dell’Aspromonte quanto dall’interazione fra i due fronti costieri del basso ionio reggino e del tirreno. Il sistema territoriale dell’area è lineare, si estende dal comune di Rosarno a nord al comune di Melito di Porto Salvo a sud e sul versante tirrenico la continuità urbana tra i vari centri è interrotta solo dalle fiumare o dai promontori rocciosi che si estendono fino alla costa. L'”agglomerazione principale” di Reggio Calabria è formata dai comuni di Villa San Giovanni, Campo Calabro, Montebello Ionico e Motta San Giovanni. L'”area di gravitazione principale” è formata da otto comuni: Calanna, Cardeto, Fiumara, Laganadi, San Roberto, Scilla, Bagnara Calabra e Melito Porto Salvo. I rimanenti comuni formano i “sistemi secondari aggregati” che fanno riferimento per i servizi di livello inferiore principalmente su Palmi e Gioia Tauro. Per questo primo appuntamento due confronti importanti alle Muse ovvero il presidente di Confcommercio Lorenzo Labate e il presidente di Confindustria Domenico Vecchio. La Confcommercio Reggio Calabria è oggi una moderna Associazione che ha come propria mission rappresentare gli interessi gli operatori del commercio, del turismo, dei servizi e delle professioni.
Questi i principali obiettivi dell’Associazione: promuovere e tutelare gli interessi morali, sociali ed economici degli associati nei confronti di qualunque organismo pubblico o privato, in armonia con gli indirizzi della Confcommercio nazionale e delle organizzazioni nazionali di categoria, dare identità e voce ai settori rappresentati come soggetti collettivi, organizzare le relazioni tra gli associati per la risoluzione di problemi comuni, promuovere la formazione professionale, tecnica e sindacale degli imprenditori e degli aspiranti imprenditori, fornire assistenza e consulenza alle imprese, servizi e opportunità esclusive di risparmio nella gestione aziendale. Confindustria invece è la principale associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia ed aderiscono volontariamente oltre 150 mila imprese di dimensioni piccole, medie e grandi, per un totale di 5.382.382 addetti. La mission dell’associazione è favorire l’affermazione dell’impresa quale motore della crescita economica, sociale e civile del Paese. In questo senso, definisce percorsi comuni e condivide – nel rispetto degli ambiti di autonomia e influenza – obiettivi e iniziative con il mondo dell’economia e della finanza, delle Istituzioni nazionali, europee e internazionali, della PA, delle Parti Sociali, della cultura e della ricerca, della scienza e della tecnologia, della politica, dell’informazione e della società civile. Punto di partenza del confronto domenica 20 novembre alle ore 18 presso la Sala D’Arte di via San Giuseppe 19, sarà l’indagine che nello studio realizzato da Italia Oggi con l’Università La Sapienza vede Reggio Calabria al 95 ° posto e al 101° nel più recente rapporto del Sole 24 ore. Dunque una città che per vari parametri di giudizio tra cui l’ambiente o ancora strutture, infrastrutture ecc…si colloca in una posizione negativa rispetto alle altre città calabresi ed italiane in generale in particolar modo quelle del Sud.