È stato uno dei più grandi “artisti dell’immagine” calabresi, un fotografo che ha saputo “catturare” momenti importanti della vita della regione e trasformarli in immagini di grande bellezza e significato. Quarant’anni fa moriva a Reggio Calabria, all’età di 42 anni, in un incidente stradale, Antonio “Tonino” Arena, cine-operatore della Rai ma, soprattutto, fotografo di enorme bravura. Nel corso della sua attività, svolta come freelance, tra gli altri, per l’ANSA e l’Associated Press, ha saputo cogliere importanti momenti della vita della Calabria, le trasformazioni delle città, i volti delle donne e i riti legati al culto religioso. Iconiche poi le sue immagini di grandi star del cinema italiano, da Sophia Loren e da Claudia Cardinale a Monica Vitti ed Alberto Sordi. La figura di Tonino Arena, nel quarantesimo anniversario della sua morte, è stata ricordata in una mostra di sue fotografie allestita a Cosenza nella sede di “Gaia”, galleria d’arte indipendente autogestita.
“Il progetto – dice Raffaella Arena, figlia di Tonino, anche lei fotografa – è di riuscire a riorganizzare l’intero archivio di mio padre. Non ricordo molto di lui. Avevo dieci anni quando morì, ma ne ho ricostruito la figura attraverso i suoi scatti ed i racconti delle persone che lo hanno conosciuto. Cosenza vecchia, che lui amava fotografare, è il luogo dove maggiormente sento di ritrovarlo”. Le immagini che sono state esposte in occasione della mostra testimoniano il notevole attenzione di Arena per il territorio calabrese ed i suoi abitanti e per le tradizioni popolari, così come il suo interesse giornalistico per i grandi fenomeni di costume. (ANSA).