“Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge di iniziativa del consigliere Katya Gentile che disciplina la cremazione. È stato così colmato un vuoto normativo su una materia delicata fino ad oggi non regolamentata dalla Regione”. E’ quanto si afferma in un comunicato della consigliera regionale. “La legge – sottolinea Gentile – rappresenta un importante momento di crescita culturale e civile per la nostra regione. È sotto gli occhi di tutti la situazione dei cimiteri: carenza di spazi, bare accatastate in attesa di sepoltura, liste di attesa interminabili per l’assegnazione di un loculo. E così i familiari dei defunti sono sottoposti ad una sofferenza ulteriore. I dati confermano che in Italia è in aumento la richiesta di cremazione, una pratica che ha diversi vantaggi: consente di limitare l’uso del suolo pubblico per l’espansione delle aree cimiteriali; i costi per il cittadino sono nettamente inferiori rispetto a quelli di una sepoltura tradizionale, costi che si azzerano in caso di affidamento o dispersione in natura delle ceneri. Anche le cellette per la conservazione delle urne hanno costi di concessione inferiori rispetto ai loculi cui sono destinati i feretri. Alle ragioni di convenienza si sommano quelle legate al rispetto dell’ambiente. Nel medio e lungo periodo, la cremazione ha un inesistente impatto ambientale grazie anche allo sviluppo di moderne tecnologie, che consentono la realizzazione di impianti eco compatibili in grado di ridurre l’emissione di sostanze inquinanti”.
“La legge approvata in Consiglio regionale – è detto ancora nel comunicato – disciplina la pratica della cremazione in tutte le sue fasi: dall’autorizzazione alla regolamentazione per l’affidamento, la conservazione e la dispersione delle ceneri, fino al piano di coordinamento regionale demandato all’esecutivo”. “Insieme a questa necessità di carattere economico e sociale – aggiunge Gentile – ho inteso considerare anche la volontà di poter tumulare l’animale di affezione insieme al suo padrone”. La nuova legge prevede, infatti, in presenza di volontà espressa dal defunto o dagli eredi, la possibilità di tumulare, previa cremazione, le ceneri degli animali di affezione, riposte in un’urna separata, nello stesso loculo del defunto o nella relativa tomba di famiglia. “Il rapporto che si instaura tra l’essere umano e il proprio animale – evidenzia la consigliera regionale – è un sentimento profondo e disinteressato che sfocia in un legame indissolubile. L’autorizzazione alla tumulazione di cani, gatti e altri animali di affezione nella tomba del proprietario rappresenta, quindi, un gesto dal grande valore simbolico, oltre che di sensibilità e civiltà“. (ANSA).