Dopo 20 anni di distanza si è concluso con il proscioglimento per i vertici della Bcc di Cittanova. Un calvario che ha visto la fine per i coinvolti che adesso potranno lasciarsi alle spalle questa orrenda vicenda. La Procura di Palmi è stata parte principiante della vicenda poiché ha chiesto il proscioglimento per Carmelo Carbone, Antonio Caricola, Rocco De Masi, Franco Morano, Rocco Rao, Antonio Sergi, Antonio Spagnolo Muratori e Alessandro Terranova. La motivazione del tribunale è stata: “il fatto non costituisce reato”. Nel 2002 l’accusa verso gli otto dirigenti è stata di essersi accordati con alcuni agricoltori di un prestito da 880 milioni a tassi di interesse elevati, ovvero superiori dal 6% l’anno e un tasso di mora del 3% in più del tasso vigente al momento della mora. Secondo le indagini la somma accordata sarebbe stata nel maggio del 2002 sotto forma di finanziamento di mutuo fondiario.
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