“A Vibo Valentia il centro per l’impiego è chiuso per inagibilità da due anni e la Regione Calabria, che da febbraio 2020 è governata dal Centrodestra, se ne sta con le mani in mano. Gli operatori del Cpi, che da allora lavorano in smart working, sono stati addirittura costretti a mettere a disposizione la propria linea internet e il proprio telefono cellulare pur di non abbandonare l’utenza. Questa incredibile e triste storia rappresenta plasticamente ciò che il Movimento 5 Stelle denuncia da tempo”.
Così in una nota la deputata del M5S Vittoria Baldino. “Insieme alla legge istitutiva del Reddito di cittadinanza – prosegue – nel 2019 il Governo Conte I ha varato un Piano straordinario per potenziare i Cpi, finanziandolo con 1 miliardo di euro. Fondi che dovevano servire ad ammodernare gli uffici pubblici e ad assumere 11.600 operatori entro il 2021. Dai dati a nostra disposizione emerge che ad agosto di quest’anno le Regioni, a cui spetta la gestione e l’organizzazione delle politiche attive, ne avevano assunti soltanto 3.855 (33%). Indicibile la situazione della Calabria, a cui competeva l’assunzione di 623 nuove risorse nei Cpi e fino a quattro mesi fa era ancora ferma a zero. A pagare il prezzo di queste inefficienze sono i cittadini. Tali elementi sono fonte di grande preoccupazione di fronte alla scellerata decisione del Governo Meloni di cancellare il Rdc per i cosiddetti ‘occupabili’ a partire dal primo settembre 2023. In questi giorni ho sentito alcuni esponenti di FdI, che insieme a Lega e Forza Italia governa 14 Regioni, commentare questa scelta parlando di ‘esperimento’ e ‘scommessa’. Evidentemente considerano i percettori di Reddito delle cavie da laboratorio. In Parlamento faremo di tutto per arginare questo folle disegno”. (ANSA).