Home » Reggio: la musica sfavilla alla Sala dei Lampadari, tra arie classiche e pezzi jazz

Reggio: la musica sfavilla alla Sala dei Lampadari, tra arie classiche e pezzi jazz

Evento conclusivo della kermesse Empocle, il concerto della soprano Maria Corso e della pianista Claudia Bova

di Helena Pedone

La splendida Sala dei Lampadari “Italo Falcomatà” è stata la cornice ideale per il concerto del soprano Maria Corso e della pianista Claudia Bova che hanno incantato il pubblico. Le artiste si sono esibite in un misto di brani classici e moderni e questo connubio felice ha arricchito di emozioni la kermesse. Il “Va’ Pensiero” del Nabucco, canto di liberazione di ogni popolo oppresso, magistralmente interpretato dalla voce del soprano, limpida e precisa nei vocalizzi, un canto che inizia sommesso, cresce e poi ritorna fioco, ha costituito l’incipit potente e solenne sia del concerto sia della manifestazione. Il brano “la Vita è Bella” di Piovani ha riportato ad un periodo più vicino a noi, sempre caratterizzato da dolore e ingiustizia e “My way” ha rievocato i mitici anni Sessanta. Il concerto è poi proseguito intermezzando le fasi della cerimonia con “Smoke gets in your eyes”, “Somewhere over the Rainbow”, “What a wonderful world” di Louis Armstrong, melodie con toni ottimistici e rilassanti e “Stranger in the Night”, che ha completato l’omaggio a Frank Sinatra. Inoltre, Cinema Paradiso” con le sue note melanconiche ha riportato alla fine del XX secolo. Interpretazione apprezzatissima dai presenti che, conquistati dall’intensità dell’esecuzione, hanno elargito alla pianista Claudia Bova grandi applausi.

Il concerto si è svolto durante l’evento finale, condotto da Alessandra Giulivo, del progetto “Empocle”, promosso dall’associazione Unipromos e dal suo presidente nazionale Domenico Mamone, coordinato dal Dott. Benedetto Di Iacovo. L’obiettivo del progetto è stato quello di realizzare un percorso formativo inclusivo e solidale per 17 studenti stranieri di 12 nazionalità diverse (Tunisia, Egitto, Niger, Moldavia, Polonia, Marocco, Albania, Repubblica Togolese, Ucraina, Cina, Romania, Camerun) selezionati con bando pubblico.  Durante la cerimonia sono state premiate alla fine del loro percorso di studio tre giovani studentesse straniere: Simin Liu di nazionalità cinese, Nadiya Partyca di nazionalità ucraina e Awatef Allagui di nazionalità tunisina.

A concludere il concerto l’”Inno alla Gioia”, non solo un ritorno ad una musica di stampo classico, ma anche l’Inno dell’Unione Europea che esprime un legame di fratellanza fra uomini di etnie diverse.  Sia il soprano, che la pianista hanno avuto modo di mostrare l’estrema versatilità, interpretando un repertorio che copre quasi due secoli e che spazia dal classico al leggero con una sottile nota di spavalderia, contribuendo, con la loro arte, a lanciare un messaggio di pace.

Potrebbe interessarti: