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“Filo d’Oro” festeggia la sua nascita con tutto l’amore che lo lega

Nei principali centri italiani, la fondazione esalta le conquiste quotidiane delle persone sordocieche

di Helena Pedone

(ANSA) – ROMA, 15 DIC – “É l’amore che ci lega” è la campagna di Natale lanciata dalla Lega del Filo d’oro nel cinquantottesimo anniversario della sua fondazione. Giulia, che è riuscita a dire “mamma” per la prima volta a otto anni, Fabio, che ha trovato nel Centro Nazionale di Osimo una Casa per la vita, e Nicole, che prosegue il suo percorso di trattamenti, impaziente ogni volta di tornare dalla sua seconda famiglia, sono i protagonisti dello spot della campagna. “La data del 20 dicembre è per tutti noi molto importante e ci permette di ricordare che un sogno iniziato nel 1964, grazie alla determinazione di una donna sordocieca e al sostegno di tanti, è diventato realtà – racconta il presidente Rossano Bartoli -. Perché alla Lega del Filo d’oro, grazie a quel filo prezioso che unisce le persone sordocieche con il mondo esterno, si lavora ogni giorno per rendere possibili cose che sembrano irrealizzabili”. Sono tante le iniziative dedicate al Natale nei Centri di Osimo (An), Lesmo (Mb), Modena, Molfetta (Ba) e Termini Imerese (Pa) e nelle sedi territoriali di Novara, Padova, Pisa, Roma e Napoli. Queste vedranno il coinvolgimento di utenti e famiglie per garantire loro occasioni di relazione, svago e vicinanza. Gite fuori porta, pranzi per lo scambio degli auguri, feste con la consegna dei doni agli utenti da parte di Babbo Natale, le visite ai mercatini natalizi, “tutto pensato per far vivere lo spirito del Natale anche a chi non vede e non sente e regalare loro un sorriso di gioia che scalda il cuore”. Il monito della fondatrice Sabina Santilli era “Avanti e buon coraggio, senza mai tirarsi indietro”. Questo ha tracciato il percorso della Lega del Filo d’oro nata il 20 dicembre 1964. “Da allora quel filo prezioso, fatto d’amore, competenza e passione, accompagna ogni giorno le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali fuori dal buio e dal silenzio”, grazie all’impegno di educatori, medici, terapisti, volontari e alla generosità dei sostenitori dell’Ente. (ANSA)

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