“Volontario per un giorno”, questo il titolo del progetto che, anche a Reggio Calabria, l’Avo (Associazione Volontari Ospedalieri) ha promosso sulla scia della Giornata Nazionale. Due gli incontri svoltisi nelle scuole allo scopo di promuovere il valore della gratuità, elemento essenziale dell’identità del servizio reso dall’Avo, presente da 35 anni all’interno del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria. “L’istituto comprensivo De Amicis-Bolani ha accolto subito il nostro invito. L’Avo ha lavorato con impegno e passione per realizzare il progetto. Ringrazio il gruppo di volontari che si è speso per organizzare tutto. Abbiamo incontrato due gruppi di classi delle scuole primarie De Amicis e Frangipane. È stata un’esperienza bellissima e significativa che in noi ha certamente seminato speranza. Ci auguriamo che abbia destato nel giovanissimo uditorio il desiderio di esplorare e conoscere il mondo del volontariato”, ha dichiarato Francesco Nicolò, presiedente dell’Avo di Reggio Calabria.
Il canto dell’inno nazionale dell’Avo, scritto e interpretato dalla reggina Luisa Continolo, ha aperto gli incontri con le bambine e i bambini. Le testimonianze dei volontari e delle volontarie, con l’ausilio di un video, hanno preceduto la donazione alle classi di alcuni semi di primule e dei vasi dove metterli a dimora. Gli incontri si sono conclusi con la consegna degli attestati “Volontari per un giorno” e con una presa in carico. Con il supporto delle insegnanti, saranno proprio le piccole alunne e i piccoli alunni a piantare quei semi e a prendersi cura della piantina donata alla loro classe, annaffiandola e vedendola crescere.
Un gesto simbolico per rappresentare la necessità di coltivare l’attenzione verso il prossimo. Un senso di cura di cui essere esempio con la testimonianza e con la scelta, nel loro caso futura, di essere volontari e volontarie. Con il presidente Francesco Nicolò hanno preso parte agli incontri le vice presidenti Roberta Zehender e Antonella Stirparo, la segretaria Antonella Frazzetta, le volontarie Elisa Alecci, Luisa Continolo, Rita Croce’, Nicoletta Nucifora, Graziella Pastore e Anna Pellegrino, e i volontari Antonino Curatola e Matteo Foti. Lontani dalla corsia, a causa della pandemia già da due anni, i volontari e le volontarie Avo, associazione attiva nella Città dello Stretto dal 1987, non hanno smesso di essere presenti con il servizio dell’accoglienza nei reparti di neurochirurgia e ortopedia. L’auspicio è che presto si possa tornare a incontrare le persone ricoverate in reparto e, con una presenza discreta e silenziosa, continuare a essere di conforto nella malattia.