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Operazione tra Calabria e Usa: da Crotone estorsioni a Manhattan

La 'ndrangheta mette gli occhi sugli imprenditori americani per potenziare il traffico di droga e armi

di Helena Pedone

(ANSA) – CATANZARO, 19 DIC – Le perquisizioni effettuate dal personale dell’Fbi proprio a Manhattan hanno riguardato persone indagate in un procedimento penale collegato. Dall’indagine sono emersi la pervasiva pressione estorsiva esercitata dai referenti della cosca ai danni di imprenditori, l’attivismo degli indagati nel traffico e nella distribuzione di sostanze stupefacenti e l’ampia disponibilità di armi da parte dell’organizzazione criminale. L’attività estorsiva era quella più remunerativa per l’organizzazione criminale, con gli imprenditori che ne sono stati vittime che non hanno denunciato nulla agli organi di polizia giudiziaria. I ricavi delle attività estorsive servivano per alimentare una “cassa comune” gestita dal capo famiglia, anche in una logica di spartizione dei proventi illeciti da dividere in base a precisi accordi e sulla base dello spessore criminale dei destinatari. Nell’ambito dell’operazione, inoltre, sono state sequestrate alcune armi che erano nella disponibilità dell’organizzazione criminale, ed in particolare quattro fucili ed una pistola. Al gruppo vengono anche contestati alcuni danneggiamenti ed atti intimidatori messi in atto dagli appartenenti al sodalizio anche per potenziare la loro supremazia criminale sul territorio, tra cui un attentato dinamitardo, con l’utilizzo di una bomba carta, ad un distributore automatico di snack e bevande a Rocca di Neto. (ANSA).

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