L’olio extravergine d’oliva è un tesoro prezioso del nostro territorio e della nostra cultura da millenni. Eppure, nonostante l’Italia sia tra i principali produttori, lo conosciamo ancora poco.
L’olio extravergine d’oliva è uno dei pochi alimenti le cui caratteristiche e qualità sono rimaste inalterate nell’arco dei millenni. È considerato uno degli alimenti cardine della dieta mediterranea.
In Italia da tempo immemore, la coltivazione dell’olivo, infatti, si diffuse nei territori della Magna Grecia; furono poi i Romani a estendere la coltivazione dell’olivo in tutta la nazione.
Oggi nel nostro Paese sono presenti oltre cinquecento cultivar di olive che danno vita a oli unici di cui siamo grandi produttori: il secondo produttore al mondo di olio di oliva.
L’olio extravergine d’oliva è davvero oro liquido, ricco di proprietà benefiche e storia, considerato a tutti gli effetti un alimento nutraceutico (quegli alimenti o derivati alimentari cui si attribuiscono, oltre al valore nutrizionale di base, uno o più benefici aggiuntivi). È inoltre antiossidante; ha proprietà antinfiammatorie; contiene vitamine (E e K) e acidi grassi benefici.
E pensare che l’olio, in antichità, veniva usato principalmente come combustibile per l’illuminazione.
L’etimologia delle parole luce e lampada deriva dal greco “elaion”, per l’appunto “olivo”. In cucina, insieme a vino e grano, divenne poi cardine della dieta in tutti i popoli del Mediterraneo, oggi le visite ai frantoi e ai musei dell’olio sono interessati da un significativo afflusso turistico.
L’olio evo, tra le altre cose, aiuta a proteggersi dal colesterolo LDL (quello cattivo)
È in grado, inoltre, di aiutare a proteggere dalle malattie cardiache, riducendo l’infiammazione e l’ossidazione del colesterolo LDL (cattivo); migliorando la salute dei vasi sanguigni; aiutando la coagulazione del sangue; contribuendo ad abbassare la pressione sanguigna.
Queste proprietà sono da attribuire alla forma più nobile e pura dell’olio d’oliva, ovvero l’olio extravergine d’oliva.
Gli oli si dividono tra vergini e raffinati: i primi si ricavano da spremitura meccanica delle olive, “che non causano alterazioni dell’olio e che non comprendano altri trattamenti diversi dal lavaggio, dalla decantazione, dalla centrifugazione e dalla filtrazione”. Quelli raffinati (come l’olio di oliva), vengono invece prodotti tramite processi meccanici e chimici.
L’olio extravergine d’oliva, il più pregiato, è classificato in base alla purezza; quello vergine d’oliva ha difetti poco percettibili; quello di oliva vergine lampante prima di essere venduto al consumatore diretto deve essere raffinato e si distingue per acidità. E ancora: l’olio di sansa di oliva ottenuto da olio di sansa raffinato e oli d’oliva vergini.
Opportuno conoscere tutte le varietà per orientare un acquisto consapevole in un così vasto patrimonio da scoprire.