Si avvia alla chiusura la mostra “Andrea Camilleri, l’inventore di mondi”, ospitata fin dal 12 dicembre scorso a Palazzo Santa Chiara, a Vibo Valentia, nella sede del Sistema bibliotecario vibonese. L’esposizione bibliografica e documentaria, curata da Brunello Montagnese, con la collaborazione artistica di Carlo Romeo, Gilberto Floriani e Katia Rosi, ha proposto riproduzioni originali di documenti inediti provenienti direttamente dal Fondo Andrea Camilleri ed esposti per la prima volta al di fuori di esso, oltre che la vasta produzione letteraria di Camillieri con le prime edizioni dei suoi libri forniti dalla casa editrice Sellerio. A corollario della mostra, che ha suscitato grande interesse registrando una buona presenza di visitatori, tre eventi hanno approfondito l’opera e la figura del maestro, esplorando i suoi mondi letterari, il suo contributo artistico al teatro e alla televisione, la sua personalità e il suo rapporto con il mondo della cultura e dell’editoria italiana.
Argomenti ampiamente sviscerati da Carlo Romeo, giornalista, scrittore e già manager Rai, protagonista delle due serate inaugurali, che ha approfondito la figura del Camilleri autore Rai, scrittore e uomo di cultura a tutto tondo, per poi avviare un interessante confronto tra la realtà investigativa e la fiction letteraria del Commissario Montalbano insieme al questore di Vibo Cristiano Tatarelli.
A chiudere gli eventi collegati alla mostra la partecipazione dell’attore e regista Maurizio Marchetti che, il 21 dicembre, ha interpretato con grande coinvolgimento del pubblico due racconti di Camilleri: Il vecchio ladro e Capodanno. L’apprezzato attore messinese ha poi descritto il suo rapporto con l’indimenticato scrittore in una conversazione con il giornalista Stefano Mandarano.
«Camilleri è un grande autore, molto amato dal pubblico, ma è stato anche un grande uomo di teatro e un grande dialoghista, con una facilità di dialogo anche dal punto di vista interpretativo. Anni fa, quando c’era il teatro pubblico in Italia, sarebbe stato possibile fare degli adattamenti teatrali che avrebbero certamente esaltato la bellezza di un dialogo facile da rendere sul palcoscenico, proprio per il “passo della battuta” che hanno le opere di Camilleri».
Marchetti ha poi aggiunto: «Sono legatissimo alle mie radici ed è per me un grande vanto avere Andrea Camilleri tra gli autori italiani più amati all’estero. Mi piace ricordare a questo nostro Paese che il prodotto italiano più venduto all’estero è la serie televisiva del Commissario Montalbano. E questo è soprattutto merito della scrittura di Camilleri».
Riferendosi ai ragazzi dell’Istituto tecnico industriale di Vibo Valentia presenti in sala in occasione dell’evento, Marchetti ha proseguito: «Penso che i ragazzi siano molto attratti anche come lettori, perché la serie televisiva ha capovolto la prospettiva e portato molti di loro a scoprire la lettura di Camilleri dopo aver visto il film. E non viceversa come avviene di solito. E fa piacere vedere tanti ragazzi appassionarsi ad uno scrittore scoperto attraverso un telefilm».
L’omaggio di Vibo Valentia al maestro siciliano, infine, è stato molto apprezzato da Marchetti: «Devo ammettere che, essendo già stato ospite con grande gioia del Festival Leggere e scrivere a Vibo, se c’era un posto dove avrei potuto immaginare questa mostra era proprio Vibo Valentia».