L’associazione culturale Le Muse “Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria, nei giorni scorsi, è stata ricevuta da S. E. mons. Fortunato Morrone, arcivescovo di Reggio Calabria-Bova presso il Palazzo della Curia. L’incontro ha visto la partecipazione attiva dei soci e del consiglio direttivo per una presentazione delle finalità statutarie e delle attività del noto sodalizio reggino in ventitré anni di attività; occasione, inoltre, per uno scambio d’auguri.
Un momento molto intenso, ha dichiarato il professore Giuseppe Livoti, presidente de ” Le Muse”, poiché l’associazione conta al suo interno soci che, provenienti da tutta la città metropolitana, appartengono a diverse parrocchie reggine; “farsi ricevere da S. E. rimarca come la spiritualità sia parte integrante del nostro sodalizio che continua a crescere”, sostiene Livoti, che ha ricordato come l’associazione nel tempo sia stata attivamente coinvolta dalle parrocchie stesse attraverso momenti di animazione e solenni liturgie: per tradizione dello statuto, la domenica che precede Natale e quella delle Palme vengono allietate dal Coro Muse diretto dai Maestri Enza e Marina Cuzzola.
L’arcivescovo di Reggio- Bova mons. Fortunato Morrone ha salutato i numerosi presenti, definendo l’occasione “un incontro fruttuoso e uno scambio vivace di esperienze di vita che dà lustro e pregio alla città”, nell’ottica della missione culturale che i sodalizi devono avere, propone a “Le Muse” di mettere a disposizione la conoscenza del patrimonio storico che la città e la provincia conserva, per mantenere salde le proprie radici. Le associazioni devono guardare alla città e i cittadini hanno un compito: animare il dibattito su di essa perchè la crescita sia collettiva. Ringraziando tutta l’associazione, Morrone ha definito lo scambio un “confronto utile e necessario per camminare insieme”. In conclusione, il presidente Livoti a nome del Consiglio Direttivo e dei Soci, ha consegnato il gagliardetto associativo e una scultura – un profilo di magno-greca memoria – realizzata dall’architetto Alberto Trifoglio: volto di una kore incarnante il concetto del kalòs kai aghatòs (bellezza esteriore che riflette quella interiore); scultura in terracotta di una giovinetta nel fiore della sua femminilità. La vice presidente Orsola Latella insiste sulla necessità di un confronto autentico con la fede per chi opera nel mondo della cultura e questo incontro è prova di una Chiesa reggina in evoluzione.