«La navigazione sul Nilo, in un momento molto particolare della mia vita sentimentale, è stata per me importantissima – racconta Maurizio Petrelli –Mi ha dato un’infinità di sensazioni uniche: il contrasto dei colori, i profumi che venivano dall’acqua, le grida della gente che ci salutava dalla riva durante il passaggio, i ragazzini del posto che, durante le soste per il passaggio da una chiusa all’altra, lanciavano a bordo magliette che tu non potevi non raccogliere e acquistare. L’osservazione della vita che si svolgeva apparentemente tranquilla, le case bianche lungo gli argini del fiume che lo facevano sembrare ancora più grande. La consapevolezza della storia e della importanza di quel fiume. Tutte sensazioni che mi facevano respirare quell’aria a pieni polmoni nella consapevolezza che, anche quando tutto sembra crollarti addosso, si possono trovare le ragioni per una rinascita personale, perché c’è sempre tanto altro da incontrare, scoprire, conoscere e vivere».
Il brano anticipa il nuovo album “Scrivo canzoni per mosche e zanzare”, in uscita il 27 gennaio per Glider Records e distribuito da Believe, contenente otto brani inediti scritti dallo stesso cantautore e due cover.
Maurizio Petrelli vive a Monteroni di Lecce e la sua carriera artistica ha inizio negli anni ’60. Impara a suonare la batteria come autodidatta, poi passa allo studio del pianoforte. Fonda i SOUL BROTHERS, una band di stampo soul e rhythm and blues, con la quale pubblica il CD live “Supercovers”. Ha collaborato a lungo con il trombettista Guido Pistocchi, recentemente scomparso. Con lui ha fatto innumerevoli concerti in Italia ed in Europa e si è esibito anche nel tradizionale concerto di fine anno a Montecarlo, presso la prestigiosa “Salle des étoiles”.