I Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno tratto in arresto un intero nucleo familiare per maltrattamenti in famiglia.
In manette sono finiti il padre e la madre, nonché due figlie, insieme ritenuti gravemente indiziati di aver compiuto maltrattamenti nei confronti di una terza figlia, classe ’92.
Le indagini, condotte dal giugno di quest’anno, hanno rilevato numerosi episodi nei quali la vittima era costretta a subire pesanti minacce, ingiurie ed aggressioni fisiche gratuite, con condotte tese alla totale sopraffazione.
In aggiunta, la donna veniva costretta a vivere in una stanza degradata, priva di pavimento, con la serranda rotta, in gran parte umida sui muri e all’interno anche materiale normalmente riposto in un magazzino: una bicicletta, secchi della spazzatura, scale e attrezzi di lavoro. All’esterno della porta, inoltre, era presente un lucchetto, unico presente rispetto alle altre porte interne all’abitazione.
La vittima, con un lieve deficit cognitivo, veniva spesso svegliata la notte senza motivo, costretta ad alzarsi prestissimo e ad effettuare le pulizie domestiche, venendo apostrofata in continuazione con insulti ed epiteti profondamente offensivi, minacciata di morte e rimproverata senza motivo.
In alcune circostanze, la povera ragazza -che, a volte domandava ai familiari il motivo di tanta violenza fisica e verbale- era percossa senza nemmeno una causa scatenante, con una rabbia incomprensibile, ancor più perché posta in essere da genitori e sorelle in un luogo -la casa- che avrebbe dovuto offrire riparo e protezione.
L’Autorità Giudiziaria di Palmi, ricevuta l’informativa dei militari della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri, emetteva in poco tempo quattro misure di custodia cautelare in carcere -tutte eseguite- nei confronti dei genitori e delle due sorelle della donna.
Il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e non si escludono sviluppi -anche in positivo- nei confronti delle persone ritenute gravemente indiziate.