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Motta San Giovanni, 80 Mila euro per restaurare lo slargo antistante la Chiesa del Carmine

Il progetto tiene in considerazione la volontà di preservare il muro esistente evitandone il cedimento e garantirne la sicurezza

di Giovanna Triolo

Iniziano i lavori di manutenzione per lo slargo antistante la Chiesa del Carmine nel mottese. Finanziamenti ministeriali per 80 mila euro, che serviranno a realizzare gli interventi necessari per la restaurazione e la messa in sicurezza di un ambiente caro alla comunità di Motta San Giovanni. A procurare i danni sono stati fenomeni atmosferici avversi, che hanno compromesso la struttura.

Il progetto tiene in considerazione la volontà di preservare il muro esistente evitandone il cedimento che, altrimenti, cesserebbe definitivamente di esistere. L’ Amministrazione comunale desidera conservare questo manufatto simbolo delle opere storiche del luogo, come segno di testimonianza della manodopera locale. La muratura di pietra verrà ripristinata dalla ditta incaricata, verranno rimossi conci di pietra e sostituiti con una struttura più solida, evitando eccessive alterazioni.

Continuiamo a prestare molta attenzione per garantire sicurezza e riqualificare alcune parti del nostro territorio – dichiara il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Rocco Campolo. “I lavori consegnati sono molto importanti anche perché interessano un luogo di pellegrinaggio e di culto rappresentato dall’adiacente Chiesa della Madonna del Carmine. Nei prossimi giorni, senza mai abbandonare la ricerca di nuovi finanziamenti, saranno consegnati altri lavori che cambieranno il volto del nostro territorio. Il Ministero dell’Interno – aggiunge il vicesindaco e consigliere metropolitano – istituirà a breve un tavolo interministeriale presso la Presidenza del Consiglio dei ministri diretto ad individuare soluzioni per velocizzare l’iter degli interventi di mitigazione del rischio di dissesto idrogeologico. Per questo motivo – conclude Rocco Campolonei giorni scorsi, insieme agli uffici comunali, dopo aver svolto un monitoraggio dei siti interessati da fenomeni di dissesto e fatto il punto sui progetti già finanziati, abbiamo redatto delle schede tecniche che tengono conto di nuove situazioni di possibile pericolo e che abbiamo già trasmesso, attraverso gli Uffici della Prefettura, al Ministero”.

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