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Gli strali del Comitato Aeroporto di Crotone

La conversione da aeroporto civile e turistico a industriale preoccupa il Comitato che denuncia l'inadeguatezza dell'infrastruttura

di Helena Pedone

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Oggi, l’apertura delle buste per il Crotone-Roma sarà l’occasione per tirar fuori le trombe e suonarle per la vittoria; così avremo un altro fiume di comunicati stampa con cui tutti si prenderanno i meriti per aver riportato il volo per Roma dopo anni ed al tempo stesso nessuno continuerà ad affrontare realisticamente la situazione dell’isolamento della costa jonica e di Crotone in modo particolare.

La politica a Crotone non fa questo, guai a guardare al futuro, si vive alla giornata e si coltiva semplicemente il proprio orticello elettorale fatto di consensi e dirette facebook.

Nessuno in questi mesi, tranne il Comitato, si è permesso di chiedere a Sacal o direttamente al presidente Occhiuto di venire a Crotone per spiegare il Contratto di Sviluppo Volare con cui l’aeroporto diventerà industriale. Tutti si son limitati a guardare alle cifre dell’investimento, ben 36 milioni di euro, che trasformeranno l’aeroporto da civile e turistico in ben altro dimenticandosi che questa è di fatto l’unica speranza per gli emigrati, gli studenti, i malati e tanti altri cittadini di poter tornare.

Nessun politico o referente territoriale ha spiegato come mai la cifra per una sola rotta è quasi raddoppiata, rispetto al bando precedente, mentre il costo del biglietto è rimasto invariato. Un prezzo del biglietto di circa sessanta euro che stranamente risulta più alto a quello che mediamente si può comprare su Lamezia Terme dove non ci sono finanziamenti pubblici per la continuità territoriale.

Strano che nessuno abbia battuto i pugni per rendere il volo interessante per i cittadini che vogliono andare e tornare da Roma nella stessa giornata.

Strano che ogni decisione presa da Sacal negli ultimi anni sembra essere un autogoal per l’aeroporto di Crotone, ossia nessun vantaggio concreto per il territorio.

Così, l’agonia dell’unica infrastruttura presente sul territorio continua. Un popolo isolato dal mondo in una terra bellissima che potrebbe attrarre tanti turisti e creare lavoro rimane in balia di promesse lanciate durante dirette facebook in cui si narrano vittorie che realmente non sembrano tali nella vita di ogni cittadino crotonese.

Alla politica che illude ancor di più noi cittadini chiediamo di smetterla!!

Venite a spiegarci come torneranno i nostri concittadini per la prossima Pasqua e per la prossima estate prima di attrarre milanesi con milioni di euro calabresi!!! Venite nel nostro territorio ad incontrarci, ascoltare i nostri problemi e trovare insieme soluzioni concrete.

In un territorio, quello crotonese, dove non serve fondare partiti ed organizzare pubbliche cerimonie ma soltanto gestire e valorizzare la bellezza naturale della nostra terra e con buon senso tutti i servizi pubblici necessari!!!

Crotone deve volare ma per farlo ci vogliono infrastrutture che la possano collegare al mondo.

Infine, a chi oggi festeggerà nei propri comunicati stampa ricordiamo che questo inverno dallo scalo crotonese sono volati solo 8 voli settimanali e fra 3 anni i 13 milioni di euro saranno finiti; se veramente eravate capaci di far qualcosa avreste ottenuto ben più voli per tutto l’anno, come accaduto in altri aeroporti calabresi, ed ora visto che continuate ad auto elogiarvi trovate altri 13 milioni di euro poiché questo finanziamento risale al 2018 e per non creare nuovamente interruzione dei voli in continuità territoriale è necessario avere immediatamente una nuova adeguata copertura finanziaria!

Il comitato continuerà a chiedere con ogni mezzo che l’aeroporto venga realmente rilanciato ed i cittadini possano esser liberi di partire, liberi di tornare.

Il Direttivo

Comitato Cittadino Aeroporto Crotone

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