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Mancuso insedia la Commissione dei diritti per le pari opportunità

Filippo Mancuso "La Commissione appena insediata rappresenta uno dei luoghi privilegiati per sostenere e promuovere la democrazia di genere”

di Giovanna Triolo

Il gender gap in Italia non è una novità, l’occupazione femminile è ancora una dura lotta da portare avanti, specie nelle regioni del Sud dove spesso si rimane ancora a un modus operandi forse troppo cavalleresco.

Il presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso ha insediato oggi la Commissione dei diritti per le pari opportunità tra uomo e donna.

“Un sincero in bocca al lupo per il cammino intrapreso, a tutte le componenti della Commissione, a cui è chiesto di contribuire alla rimozione delle discriminazioni che ostacolano la piena affermazione della parità di genere” ha detto Mancuso nel congratularsi con la presidente Daniela De Blasio e la vicepresidente Rosellina Madeo, scelte dalle donne che compongono l’organismo della commissione.

Ha aggiunto: “Tra le tante discriminazioni che le donne subiscono, soprattutto al Sud e in Calabria, l’assenza di lavoro è una delle più acute. L’investimento sull’occupazione femminile è un investimento sul futuro del Paese. Accresce la prosperità e genera benefici immediati. Se l’Italia avesse il tasso di occupazione femminile medio Ue il Pil farebbe un balzo in avanti di più punti”, sottolineando poi che “L’uguaglianza tra uomo e donna richiede l’impegno concreto di tutte le Istituzioni, perciò l’8 marzo scorso il Consiglio regionale ha approvato una legge contro la discriminazione delle donne nel mercato del lavoro. La Commissione appena insediata rappresenta uno dei luoghi privilegiati per sostenere e promuovere la democrazia di genere”.

Anche l’Assemblea legislativa calabrese ha ricordato “che la centralità della questione – donna è solennemente ribadita nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)  che individua la parità di genere come una delle tre priorità (assieme a quella territoriale e generazionale) da perseguire in tutte le missioni che lo compongono. Il Consiglio, in tutte le sue espressioni, vuole essere l’interlocutore numero uno della Commissione, anche per adeguare la legislazione regionale alle sollecitazioni che giungono dalle donne. Assodato che ogni problema delle donne, dal lavoro al deficit di servizi che aggrava la quotidianità di madri e figlie, inclusa la piaga della violenza di genere, chiama in causa anche gli uomini e incide sulla qualità della democrazia”.

Ci si aspetta grande impegno per provare pian piano a risolvere questo enorme divario, intanto la prossima riunione è stata fissata per il 6 febbraio alle 15:30.

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