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Parco dell’Aspromonte: lupo brutalmente ucciso

Ritrovato nel luogo che più gli è familiare, si teme un atto criminale di carattere dimostrativo

di Helena Pedone

In località Monte Scapparone, sul versante orientale del Parco d’Aspromonte, un gruppo di escursionisti ha ritrovato un esemplare di lupo adulto riverso sull’asfalto e con un grosso foro sul petto provocato da un colpo di fucile. L’animale, rientrante tra le specie protette per il suo eterno conflitto con l’uomo, pare sia stato ucciso altrove e in seguito abbandonato sul luogo del rinvenimento per depistare le indagini. Interpretato inoltre dal Gruppo antibracconaggio Adorno come un chiaro atto criminale di impronta mafiosa, sembrerebbe teso a dimostrare all’opinione pubblica l’inadempienza delle attività di sorveglianza del Parco, responsabile invece per i volontari di aver omesso il ritrovamento. Dal 2013, tra Brancaleone, Condofuri, l’Amendolea, numerosi sono stati i reati alla fauna verificatisi con simile crudeltà. Il timore cresce in vista della eventualità di una caccia di selezione con la quale il Parco intende contrastare la peste suina: sebbene ricada sui soli cinghiali rischia di legittimare l’uccisione di altre specie.

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