Si fa concreto il sogno della facoltà di Agraria dell’Università Mediterranea. Stamattina, infatti, a Palazzo San Giorgio è stato firmato il protocollo d’intesa tra il sindaco f.f. Brunetti, l’assessore allo Sviluppo Economico, Angela Martino e il Rettore dell’UniRc, Giuseppe Zimbalatti, insieme al Direttore di Dipartimento, Valentino Branca.
L’accordo prevede una concessione, in comodato d’uso gratuito, di 4 ettari di terreno per consentire la nascita di un’azienda agraria. «Un accordo voluto e cercato fortemente che chiude, positivamente, un percorso partito già anni addietro». La costituzione di un’Azienda agraria, infatti, «segna un passaggio importante per il mondo della ricerca ed il tessuto imprenditoriale locale in ambito agricolo».
Grande soddisfazione anche da parte del sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti: «Questo è un percorso iniziato anni fa, nel mio allora ruolo di assessore all’Ambiente, quando il professore Zimbalatti, non ancora rettore, già sollecitato questo tipo di accordo che, oggi, finalmente, stiamo sottoscrivendo». «Sollecitazione – ha ricordato – che accolse subito il sostegno del sindaco Giuseppe Falcomatà che mi chiese, espressamente, di accelerare verso questa direzione. Motivo di grande soddisfazione, quindi, aver chiuso un cerchio che porterà la facoltà di Agraria alla pari rispetto a numerose facoltà nazionali ma, soprattutto, consentirà ai propri studenti di sviluppare e proseguire i propri studi sul nostro territorio con la concreta opportunità di rimanerci per lavorare. Un’opportunità, dunque, sia di studio e ricerca che di sviluppo del territorio con grande attenzione non solo alle questioni ambientali ma anche ai giovani»
Il Rettore, Zimbalatti, è intervenuto per spiegare, concretamente, quali saranno le funzioni, l’utilità e la necessità di questo nuovo impianto «L’Azienda agraria – ha spiegato – consentirà di svolgere attività scientifiche e didattiche fondamentali sia per gli studenti, con l’opportunità di frequentare sul campo, che per la cittadinanza tutta (compresi gli imprenditori) che avranno ora modo di attingere direttamente dalla nostra attività didattica e, per l’appunto, scientifica. Un passaggio importante, previsto dal nostro statuto, che adegua la facoltà a tutte, o quasi, le università italiane. Avere questi terreni sul nostro territorio è una grande occasione per i nostri studenti, per i giovani e per tutto il mondo della scuola. Come ateneo ci cimenteremo affinché diventi quanto più funzionale possibile».
«Di fatto – ha concluso il rettore – diventerà un vero e proprio laboratorio sperimentale sia per le colture autoctone che per quelle dell’area mediterranea, in genere, con uno sguardo ed un’attenzione particolare anche al cambio climatico ed alla tropicalizzazione verosimile delle nostre colture nel periodo a venire. In collaborazione con la facoltà di Ingegneria svilupperemo una gestione digitale dell’Azienda utilizzando al meglio le tecnologie offerte dai nostri tempi. Oggi si concretizza un sogno».