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Palazzo San Giorgio, Ass. Angela Martino per “La Casa delle Donne”

Il centro d'accoglienza prevede, per l'inizio dei lavori, un investimento di circa 800 mila euro di fondi disponibili in Agenda Urbana

di Giovanna Triolo

Si fa sempre più concreto il progetto “La Casa delle Donne“, e insieme a lui, la speranza di tante di queste che spesso, in situazioni terribili, si trovano da sole e nel silenzio.

Il centro d’accoglienza e ascolto per le vittime di violenza ha avviato il percorso, che si concluderà con l’inaugurazione, che prevede l’investimento di circa 800 mila euro di fondi disponibili in Agenda Urbana. L’ente consentirà la riqualificazione di un immobile sequestrato alla Ndrangheta.

La nuova iniziativa è stata al centro della discussione di Palazzo San Giorgio, con la partecipazione dell’assessore Politiche di Genere, Angela Martino, il consigliere delegato ad Agenda Urbana, Carmelo Romeo, i funzionari del settore comunale alle Politiche sociali e le rappresentanti dei centri antiviolenza presenti in città quali Cif, Cuore di Medea, Centro antiviolenza Margherita, San Camillo onlus e Cav. Angela Morabito.

«Per arrivare preparati ad un appuntamento che aspettiamo da molto tempo – ha specificato l’assessora Martino – era importante continuare un confronto che ha portato, dapprima, alla realizzazione della struttura e che, adesso, deve essere riempito di contenuti così da poter presentare il miglior bando possibile per una sua gestione puntuale e corretta».

Molti gli spunti giunti da chi, da oltre un ventennio, si occupa di tutelare e proteggere le donne vittime di violenza: «Le associazioni, in questo contesto, rappresentano un interlocutore fondamentale per affidabilità e concretezza. L’avviso di concessione che andremo a predisporre, dunque, risentirà molto delle esigenze emerse dal tavolo odierno. Cercheremo, quindi, di disegnare un bando che contempli tutti i servizi, andando oltre alla normale accoglienza-emergenza e che includa possibilità di prevenzione, un supporto psicologico e legale ed un orientamento alla formazione e lavoro che possa consentire una serena e concreta emancipazione dal bisogno».

«Sarà attenzionata – ha specificato l’assessora – ogni situazioni di rischio o pericolo e la protezione interesserà tutte le donne, a prescindere dal proprio orientamento sessuale. In questo caso, particolarmente vulnerabili appaiono le persone Lgbt, cui saranno assicurate identiche garanzie». Fra le sollecitazioni giunte dalle associazioni, gli amministratori hanno raccolto anche quella che interessa un’offerta specifica per le madri con ragazzi adolescenti. «Nessuna situazione – ha ribadito Martino – verrà messa in secondo piano. Il bando, che sarà curato dal settore Politiche sociali, dovrà essere il più coerente possibile per donne che nessuno può conoscere meglio di chi, da vent’anni, sta loro accanto».

Carmelo Romeo, ha invocato «massima celerità nei procedimenti». «Il cantiere va avanti a ritmi serrati», ha spiegato aggiungendo: «Tutte le figure coinvolte, dalla ditta, al responsabile del procedimento, fino al direttore dei lavori ed ai progettisti stanno lavorando alacremente affinché la struttura possa essere consegnata entro l’estate». «Per quella data – ha sottolineato Romeo – l’intero iter burocratico dovrà essere completato in maniera tale da poter immediatamente affidare il bene al vincitore del bando. Questa è una necessità imprescindibile per evitare che, una volta finito il cantiere e la struttura pronta ad essere consegnata, non possa rimanere neanche un giorno incustodita o esposta ad atti vandalici. Non lo meriterebbe la città, non lo meriterebbero le donne vittime di violenza ed in fuga dai loro carnefici».

 

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