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Taibi analizza il KO della Reggina contro il Pisa: “Quando non vengono i risultati viene a mancare la serenità”

Il direttore sportivo della Reggina, Massimo Taibi, in conferenza stampa ha parlato della sconfitta degli amaranto contro il Pisa

di Filippo Francesco Idone

La Reggina ha perso malamente contro il Pisa per 2-0. Dopo un buon primo tempo, gli amaranto sono stati sconfitti dalle scelte di D’Angelo nel secondo tempo. Infatti il mister dei toscani grazie all’inserimento di Sibilli e di Gliozzi, col secondo che ha realizzato il secondo gol e ha rischiato di realizzare il terzo, ha cambiato la partita. Un KO molto amaro per i calabresi che è costato l’allontanamento dal secondo posto, che dista adesso 4 punti dal Genoa, mentre per la terza piazza il SudTirol ha agganciato gli amaranto. Adesso servirà mantenere la calma e la sfida contro il Cittadella sarà determinate per la classifica e per gli obiettivi.

In conferenza stampa il direttore sportivo Massimo Taibi ha analizzato il KO della Reggina: “Quando non vengono i risultati viene a mancare la serenità. La squadra per come siamo partiti ha un momento di flessibilità. Nel girone d’andata girava tutto nel verso giusto, ma adesso è cambiato. Non ho nulla da rimproverare, ma ad ogni errore ci castigano. La squadra fa la prestazione, sa quello che vuole. Sono amareggiato, ma fa parte del calcio e lavorare. Siamo in una posizione di classifica interessante e dobbiamo cercare di concretizzare e vedremo cosa accadrà. Nel primo tempo abbiamo creato molto e poco concretizzato. Evidentemente qualche errore c’è stato, ma oggi per quello che si è visto si poteva vincere. Dobbiamo lavorare a livello mentale, perché la squadra costruisce, crea e lavora. Oggi sarebbe facile attaccare, ma bisogna stare accanto a staff e giocatori. Il nostro pubblico ci ha sempre trascinato e non posso dire il contrario. Quando si perde scende l’amarezza, ma è nell’ordine di una normale contestazione. Questa squadra sta dando il tutto, ma ho contato tante occasioni e poco contro. Non è una scusante, ma è un peccato non raccogliere e dobbiamo reagire”.

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