German Denis è il miglior cannoniere straniero della Reggina con 17 reti totalizzate in 66 presenze. Ha guidato la squadra amaranto in Serie C realizzando 12 gol e nei due anni in Serie B ha cercato di dare il suo contributo. E’ stato uno dei pilastri della squadra nei momenti più particolari della storia della Reggina e il suo addio è stato molto turbolento.
German Denis, è intervenuto durante la trasmissione Mezzogiorno Amaranto raccontando i motivi dell’addio alla Reggina: “Diciamo che in quel momento ci tenevo tanto e pensavo che ci fosse la possibilità di chiudere la carriera a Reggio Calabria, ma poi il progetto ha detto altro e sono tornato a Bergamo. Mi ero messo a disposizione sia dalla parte dei compagni che dalla società, ma evidentemente hanno scelto altre cose e bisogna rispettarlo. Ho sempre cercato di migliorare la squadra che mi ha aiutato tanto. Ho un legame molto bello coi tifosi e mi auguro di avere la possibilità di andare in Serie A”.
Denis ha analizzato la stagione della Reggina: “Ogni tanto parlo con Liotti che siamo amici e con Montalto e con lui analizziamo la partita della Reggina. C’è stato un calo psicologico e vedendola l’altra volta ho visto una squadra meno bella rispetto alle altre volte. Il risultato arriveranno nel momento in cui si riprenderanno tutti. Doveva lottare un po’ di più perché l’organico è importante, ora non è facile quando passano partite senza vincere e pesano di più gli allenanti. Dal momento in cui vieni chiamato in causa e non hai minutaggio nelle gambe non è facile, si poteva fare molto di più. I tifosi e la gente devono credere alla squadra. È un momento di stare uniti e di stare super attenti. Ho visto Crisetig in forma e atleticamente c’è una concorrenza importante è per questo bisognava impiegare tutti. Se non c’è il calciatore titolare bisogna trovarne uno che lo possa sostituire. Bisogna capire chi è il migliore a prescindere da tutto e bisogna analizzare tutto. Ed è giusto che tutti si guadagnino il posto da titolare”.
L’ex attaccante della Reggina ha parlato dell’attacco amaranto: “Galabinov è un patrimonio della società ed è tornato ora dall’infortunio. Menez è un giocatore che fa la differenza e se è in giornata lo puoi utilizzare per tutto il fronte d’attacco, mentre quando non lo è deve stare avanti. Gori secondo me manca di continuità perché è difficile entrare in partita in corso e fare gol. Ha giocato poco dall’inizio e per gli attaccanti è dura poi segnare. Però vedo una Reggina che ha peso sottorete e arriva vicino al gol, ma ha momenti che non ha lucidità per causa della fretta. Bisogna tranquillizzarsi”.