(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 14 FEB – “Ho partecipato con gioia all’incontro con il quale è stato presentato il progetto del nuovo Caffè Alzheimer Lamezia Terme-Maida realizzato grazie alla determina regionale numero 610 del 28 dicembre 2021. Con questa iniziativa si potrà ampliare la rete di servizi offerti a persone con disturbo cognitivo o demenza”. Lo scrive in una nota Amalia Bruni, vice presidente della Commissione regionale sulla Sanità. “L’Associazione, che promuove il progetto nazionale del ‘Caffè Alzheimer’ fin dal 2014 – prosegue – ha ampliato la propria offerta al comprensorio lametino, insieme al comune di Maida, dove presso il Municipio si svolgeranno 24 dei 48 incontri previsti. Incontri che partiranno il 1 marzo e che avranno come partner l’Associazione di volontariato Auser. A Lamezia gli incontri si svolgeranno invece dal 22 febbraio a Casa Alzal, in via Basilio Sposato, e avranno come partner numerose associazioni fra cui “Alef Arte” e “Lo Yoga del Sorriso. L’Associazione per la ricerca Neurogenetica in oltre 30 anni di attività ha sperimentato positivamente numerose iniziative di integrazione sociale e sanitaria. Il progetto dei Caffè Alzheimer sta ottenendo ottimi risultati contribuendo a migliorare la qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari. La Regione Calabria ha avuto un ruolo fondamentale per i caffè Alzheimer, creando un percorso istituzionale non esistente nel resto di Italia. Un piccolo fondo ma importante per partire e che speriamo possa essere reso strutturale negli anni a venire per valorizzare e non disperdere il lavoro degli operatori e continuare a sostenere le persone con deficit cognitivi e demenze. Il progetto della Regione Calabria rappresenta un primato di cui bisogna essere orgogliosi. Attendiamo dunque i risultati di questo lavoro per condividerli con la Commissione Sanità perché essa interfacciandosi con la programmazione possa, valorizzando i risultati, stimolarla a far tesoro delle esperienze messe in campo attraverso questi progetti. Il tema della prossimità alle problematiche della cronicità è oggi centrale più che mai dibattito quotidiano. La collettività ha un ruolo fondamentale, e per questo ha bisogno di essere informata continuamente su ciò che accade. Non finirò mai di ripetere che la prevenzione per queste malattie, sia nel senso della prevenzione dei danni. Che nel senso di riduzione del rischio, è oggi fondamentale e accertata dalla scienza. Ma la prevenzione comincia nei territori, a casa, nelle scuole. E dunque è fondamentale l’informazione e la sintonia corale di tutte le istituzioni. I sindaci hanno un ruolo chiave”. (ANSA).
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