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Saladini chiarisce alcuni aspetti: “Siamo in mezzo tra una norma dello stato e della Federazione”

Il patron della Reggina, Felice Saladini, ha parlato alla stampa della situazione economica della squadra e delle infrastrutture da realizzare

di Filippo Francesco Idone

La Reggina per rafforzare la propria figura all’interno della città e con i giornalisti ha organizzato un pranzo alla vigila della sfida contro il Modena. Erano presenti il patron della squadra amaranto, Felice Saladini, il Presidente Marcello Cardona e il vice Angelo Ferraro e a fine pranzo anche Filippo Inzaghi ha raggiunto il gruppo.

Durante il pranzo, Saladini ha dichiarato: “E’ bello vedere tanta gente che ci supporta. Ho voluto fare una cosa diversa per stare un po’ insieme e conoscersi. Siamo arrivati lo scorso giugno e gli impegni sono tantissimi sia di livello sportivo che societario. Ho scoperto tante cose, sentito tanti cori verso la Reggina. Ed è bellissimo tutto questo. Ognuno di noi mette un qualcosa e io da imprenditore ho voluto mettere qualcosa per questa società. Abbiamo fatto tanti sforzi per iscrivere la squadra e durante il primo semestre abbiamo ottenuto tante soddisfazioni. Ma dobbiamo tenere sempre in mente il futuro della squadra, con persone serie, con trasparenza e con duro lavoro. Abbiamo un grande allenatore che sa gestire i momenti belli e brutti e non metto in discussione né lui né Taibi. Siamo qui decisi e determinati e con loro siamo una squadra. Abbiamo intenzione di continuare a costruire e ad impegnarsi e lavorare verso la stessa direzione”.

Il patron della Reggina ha chiarito alcuni aspetti: “Costruire le infrastrutture: stadio, centro sportivo. Stiamo dialogando con varie aziende che sanno fare questo mestiere e vogliamo un restyling dello stadio. Dobbiamo arricchire il club di sostenibilità con le infrastrutture che devono contenere attività che consentono al territorio di vivere meglio. Noi andiamo avanti”.

Importante è stato il passaggio sulla situazione societaria e sui debiti: “Usare una norma dello stato per sanare una parte debitoria che abbiamo ereditato. Adesso siamo in mezzo tra una norma dello stato e della Federazione. Il bene del calcio è quello di avere i conti in ordine e avere club che hanno sostenibilità economica. Sono convinto che la strada è corretta su quello che ci consentono le norme. Porto avanti la situazione aziendale del club con estrema lungimiranza e penso al futuro. Per me la Reggina è il club del futuro: non dobbiamo ritrovarci con le situazioni del passato. Abbiamo visto cosa siamo in grado di fare sia a livello nazionale che nelle istituzioni, sempre in modo sano ed onesto”. 

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