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Reggio, i farmacisti celebrano il “Caduceo”

Al Teatro Cilea si è tenuta la premiazione dei veterani e il giuramento dei nuovi iscritti all'ordine, alla presenza dei vertici nazionali

di Helena Pedone

Una cerimonia di alto valore simbolico per il giuramento dei nuovi farmacisti e per la premiazione di quanti, tra i professionisti del settore, hanno tagliato i prestigiosi traguardi dei 40, dei 50 e dei 60 anni di iscrizione. Ma anche un momento di riflessione con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato i vertici istituzionali e sindacali della categoria. Il “Caduceo 2023”, organizzato dall’Ordine dei Farmacisti della provincia di Reggio Calabria, guidato dalla presidente Daniela Musolino, ha rappresentato un’occasione per mettere a fuoco il presente e il futuro di una realtà che rappresenta da sempre un presidio sanitario di prossimità per i cittadini.

L’incontro si è svolto nel gremito teatro “Cilea” della città calabrese dello Stretto ed è stato introdotto da Daniela Musolino che ha evidenziato come la partecipazione di tanti esponenti di primo piano nazionale della categoria sia la dimostrazione del valore che i farmacisti reggini esprimono e che viene apprezzato a livello nazionale. La presidente ha rappresentato lo stato dell’arte della categoria a Reggio, tra grandi sforzi e alcune criticità, auspicando una sempre maggiore collaborazione con le istituzioni del territorio con cui è in atto un costante dialogo.

La chiamata a raccolta ha positivamente impressionato il presidente nazionale della Federazione degli ordini dei farmacisti, Andrea Mandelli, che ha indicato l’orizzonte per gli anni a venire: “Potremmo definirla la ‘farmacia dei servizi 2.0’, che dopo la sperimentazione avvenuta in questi anni rafforzerà ulteriormente la propria funzione di punto di riferimento nell’ambito dell’assistenza territoriale ai cittadini. Occorre continuare a investire sulla formazione e sull’IT: la telemedicina troverà nelle farmacie uno snodo fondamentale per sostenere il servizio sanitario nazionale e soddisfare il bisogno di salute delle persone”. Alla cerimonia del “Caduceo” ha partecipato, con un collegamento in remoto, il sottosegretario di Stato alla Salute, Marcello Gemmato, che ha preannunciato alcuni ritocchi al PNRR “per far fronte alle ormai croniche carenze di personale, alla necessità di lavorare sulla sanità di prossimità rivedendo il sistema delle case di comunità e all’esigenza di avere un sistema sostenibile dal punto di vista finanziario. Il governo Meloni – ha aggiunto – è già intervenuto in questa direzione, con un incremento del fondo sanitario nazionale che arriverà a 131 miliardi di euro. Già nell’immediato, questo sforzo ha mitigato gli effetti della crisi energetica”. In un videomessaggio, il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha rimarcato la centralità della figura del farmacista che, soprattutto nella fase più acuta della pandemia, ha contribuito alla tenuta del sistema sanitario nazionale e, in questa chiave, ha rilanciato la necessità di una rafforzata cooperazione tra gli attori istituzionali del SSN. Il presidente della fondazione Cannavò, Luigi D’Ambrosio Lettieri, ha indicato come parole chiave “interdisciplinarietà e capillarità, concetti che consentiranno di rafforzare l’integrazione tra il sistema delle farmacie e l’assistenza territoriale”. Stimolato da una specifica domanda sull’autonomia differenziata del moderatore Giampaolo Latella, D’Ambrosio Lettieri ha rimarcato “la centralità della Costituzione che, nel prevedere forme particolari e rafforzate di governo regionale, garantisce l’eguaglianza sostanziale dei cittadini mediante lo strumento dei livelli essenziali delle prestazioni”. Dopo il saluto del presidente nazionale di Federfarma, Marco Cossolo, che ha chiesto di coinvolgere le farmacie negli interventi per la riduzione delle liste di attesa, il vicepresidente vicario della stessa associazione, Alfredo Procaccini, si è soffermato su alcune “questioni urgenti come il rinnovo dei contratti e la necessità di ampliare gli spazi esterni delle farmacie”, evidenziando successivamente che “questa categoria sta affrontando da protagonista un cambiamento epocale. Siamo la cerniera tra il passato e il futuro, che va costruito con la collaborazione di tutti, del servizio sanitario nazionale”. Spazio anche alla dimensione territoriale con l’apprezzato intervento di Lucia De Furia, commissario straordinario dell’ASP di Reggio Calabria: “Siamo a buon punto con la ricognizione del debito dell’azienda, anche grazie allo sforzo delle buone professionalità presenti. Stiamo lavorando su tanti fronti, tra i quali voglio ricordare l’ammodernamento infrastrutturale e tecnologico delle strutture, e l’avvio di importanti campagne di screening come quella del colon-retto”.

La presidente Musolino, assieme agli ospiti e coadiuvata sul palco dal tesoriere Antonio Pizzimenti, ha poi proceduto alla premiazione dei farmacisti che hanno raggiunto i 40 anni (con la consegna della medaglia d’oro), i 50 e i 60 anni di iscrizione, oltre alle due benemerenze alla memoria di Valerio Berti e Domenico Rodà. La cerimonia si è conclusa con l’emozionante momento dei giuramenti dei nuovi iscritti, avvenuta sul palco del “Cilea”.

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