In preparazione alla giornata nazionale della memoria delle vittime innocenti delle mafie del 21 marzo è stato programmato da Agape, associazione Pesce Rosso e Libera un momento di incontro e di riflessione rivolto soprattutto ai bambini ed a ragazzi delle scuole. Il luogo significativo scelto è Piazza Castello, dove dieci anni fa è stato realizzato uno spazio che attraverso delle opere in legno a forma di fiori che ricordano alcune delle vittime calabresi, tra queste anche bambini che hanno pagato con la vita la ferocia di una criminalità organizzata che non fa sconti a nessuno.
“Il ricordo lascia il segno” è il tema scelto dai promotori dell’incontro per inviare il messaggio che fare memoria ha senso solo se riesce a scuotere le coscienze, se spinge all’impegno quotidiano, ad una mobilitazione di coscienze collettiva per contrastare la cultura della violenza e dell’indifferenza e della mentalità mafiosa. Un impegno che deve vedere i ragazzi i loro insegnanti protagonisti di questa rivoluzione culturale.
L’adesione all’iniziativa che si terrà il 17 marzo alle ore 10:30, di tante scuole è un segno di questa attenzione del mondo scolastico reggino a questo tema, una conferma dello sforzo educativo che stanno producendo attraverso una nuova didattica ed in particolare con l’investimento nella educazione civica che è entrata a pieno titolo nel percorso formativo. lo spazio, compreso il verde, è stato restaurato dalle associazioni che hanno programmato l’evento, gli interventi sono stati curati da Nazareno Scarfò, Rosi Florio, dal settore cinque della città metropolitana diretto da Nuccio Battaglia e dai giovani volontari del Servizio Civile del Centro Comunitario Agape: Danilo Avila, Alice Pizzi, Ilaria Spadaro, Eleonora De Blasio.
Saranno presenti alla manifestazione, assieme ad autorità civili e religiose, delle rappresentanze di studenti degli istituti comprensivi Galileo Galilei, De Amicis, Lazzarino, delle scuole secondarie Convitto Nazionale “T. Campanella”,ITE “R. Piria”, ITT “Panella-Vallauri”, Liceo Classico “T. Campanella”, Liceo Scientifico “L. Da Vinci”, Liceo delle Scienze Umane “T. Gullì”, IPSIA “Boccioni-Fermi” L’idea di un elenco di tutte le vittime innocenti delle mafie, nasce con Libera, dal suo presidente don Luigi Ciotti e da una madre, Saveria Antiochia, madre di Roberto, un poliziotto che accompagnò, per amore e per dovere, nel suo ultimo giorno di vita un altro poliziotto. Con gli stessi sentimenti e con senso di responsabilità verso una memoria che non doveva essere retorica celebrazione, ma seme di impegno, Saveria suggerì di raccogliere tutti nomi delle vittime, anche le più sconosciute che ogni 21 Marzo vengono letti in tante città del nostro paese.