Come Comitato di Quartiere “Il Popolo di Archi” abbiamo accolto le istanze della popolazione della Decima Circoscrizione che ci ha esternato forti preoccupazioni circa gli sbarchi di migliaia di immigrati che sono giunti al porto di Reggio Calabria. Preoccupazioni che sono totalmente condivise anche dal nostro direttivo che vive a 360° il territorio della Decima Circoscrizione di Archi. Dopo diversi incontri, in questi giorni, con le varie rappresentanze territoriali – genitori, commercianti, anziani, invalidi, persone fragili – abbiamo sentito il dovere di intraprendere alcune iniziative preventive a tutela della Decima Circoscrizione di Archi e della sua popolazione.
Infatti, reduci e vittoriosi dalla storica rivolta del 9 ottobre 2016, quando allora il nostro Comitato di quartiere organizzò la manifestazione in piazza chiamando a raccolta centinaia di cittadini per dire basta all’invasione di immigrati che turbava la tranquillità e l’armonia dei residenti – diverse le denunce di alcune donne per molestie – il Prefetto venne in piazza – era domenica mattina – e aprì al dialogo per risolvere il problema.
Nei giorni successivi il nostro Comitato e la Prefettura organizzarono un tavolo di lavoro che si rivelò proficuo e costruttivo: dopo le dovute analisi e i dovuti approfondimenti come Comitato mettemmo sul tavolo tre proposte: segnalazione di entrata e uscita degli immigrati dall’ex centro di “accoglienza” di Archi, maggiori mezzi e uomini delle forze dell’ordine a presidio, e chiusura definitiva del centro.
Le proposte vennero accolte tutte e nell’arco di tre mesi il centro di “accoglienza” diventò solo un triste e macabro ricordo, e così la popolazione trovò un po’ di tranquillità, fermo restando che altri problemi rimanevano, ma non più di ordine pubblico, ma di ordine politico e amministrativo, questi ultimi problemi ancora oggi permangono e si sono consolidati come atavici. Ciò che i cittadini della Decima Circoscrizione di Archi chiedono al Prefetto, per tramite del nostro Comitato, è la garanzia che gli immigrati non vengano insediati nel nostro territorio, perché il rischio che la tensione salga è davvero reale, come la storia del nostro Popolo insegna.