Si è tenuto nella consueta cornice del Palazzo del Seminario di Lamezia Terme il terzo appuntamento del Sabato del Villaggio, rassegna culturale il cui tema portante è quest’anno: «Il mondo che vorrei», non a caso dedicato ai giovani. Protagonista dell’incontro è stato questa volta Giovanni Chinnici, avvocato, figlio del noto magistrato Rocco Chinnici, fatto esplodere dalla mafia il 29 luglio 1983.
Durante la serata, Chinnici ha ricordato l’ingombrante figura del padre, i suoi anni trascorsi amministrando la giustizia civile e penale in mezzo alla gente, come piaceva a lui. Ha dichiarato Chinnici: “Mio padre, nonostante sapesse che il boss Antonino Madonia aveva fatto un sopralluogo nel suo palazzo, e nonostante avesse compreso che non gli rimaneva molto da vivere, non ha mai chiesto di essere trasferito preferendo fare il bene della sua Palermo”.
Numerose le sollecitazioni del direttore artistico della rassegna Raffaele Gaetano e di un gruppo di giovani studenti del Liceo Classico-Artistico «F. Fiorentino» (Marika Scalise, Patrizia Calidonna, Angela Amatruda, Miriam Conidi), che hanno ripercorso insieme al prestigioso ospite gli anni tristi della sua gioventù e la Palermo del tempo assediata dall’opprimente ombra del malaffare. All’evento ha assistito un vasto e qualificato pubblico che ha voluto condividere con Chinnici una pagina della sua vita tanto tragica eppure caratterizzata anche dal dolce ricordo del padre ucciso dalla mafia. Un altro prezioso appuntamento questo del Sabato del Villaggio con Giovanni Chinnici che contribuisce ancora una volta all’arricchimento culturale della nostra regione e che si fa portatore di valori universali quali la lotta alla mafia. Appuntamento a sabato 6 maggio, con un altro attesissimo evento, quello con Paolo Di Giannantonio, noto giornalista e conduttore del Tg1 della RAI.