È stata inaugurata la mostra “Forme in superficie”, promossa e realizzata dalla Città Metropolitana ed allestita nelle sale del Palazzo delle Cultura “Pasquino Crupi” fino al prossimo 24 giugno. A cura di Pasquale Fameli, l’esposizione raccoglie le “esperienze aniconiche nella Calabria contemporanea”, opere aniconiche di artisti calabresi come Caterina Arcuri, Paolo Barillà, Nuccio Bolignano, Domenico Cordì, Maria Credidio, Sebastiano Dammone Sessa, Giovanni Fava, Demetrio Giuffrè, Fabio Nicotera, Franco Paletta, Pino Pingitore e Enzo Spanò.
All’apertura di quello che è stato descritto come “un vero e proprio viaggio fra il bello, i colori e le forme”, hanno preso parte il Consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, la responsabile del Palazzo della Cultura, Anna Maria Franco, ed il curatore Pasquale Fameli. Fra il pubblico anche una nutrita rappresentanza degli studenti del Liceo artistico di Reggio Calabria.
La mostra, ad ingresso gratuito, raduna dodici artisti di generazioni differenti che ridefiniscono lo spazio dell’opera come campo di relazioni, tensioni e forze percettive e concettuali, evidenziando alcuni fattori ricorrenti: il superamento della geometria euclidea attraverso una dinamizzazione delle forme e dei volumi, la perturbazione del supporto, la sperimentazione sulle proprietà fisiche dei materiali e l’individuazione di spazi interstiziali, contesi tra la bidimensionalità della pittura e la tridimensionalità della scultura. “Si conferma il nostro impegno verso la cultura e l’arte”, ha detto Filippo Quartuccio presentando un’iniziativa che “mette in mostra la vivacità e la grande capacità degli artisti reggini e calabresi”».
“Palazzo Crupi – ha aggiunto – è ormai un vero e proprio centro propulsivo di proposte e idee che esaltano l’arte e tutto ciò che di bello si può immaginare. Attraverso un impegno politico costante riusciamo a dare un forte segno di presenza della cultura e dell’arte nella nostra città. Merito di un’attività che ha preso le mosse dalle linee di mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà, proseguita con il facente funzioni Carmelo Versace e cementata dal prezioso lavoro svolto dal settore Cultura, dalla dirigente Giuseppina Attanasio e da tutto il suo staff”. “Forme in superficie”, dunque, “rientra in una programmazione che va avanti senza sosta e che contempla anche alcuni miglioramenti dentro e fuori le mura di Palazzo “Crupi“, grazie soprattutto all’impegno dei dipendenti e dei volontari dell’associazione “Guardia faunistica ambientale””.
Il curatore Pasquale Fameli ha raccontato, invece, il senso e l’essenza della mostra: “E’ una ricerca di tutte le forme aniconiche della Calabria, una mostra che raccoglie linguaggi ed espressioni incentrate su quella che comunemente chiamiamo pittura non figurativa”. “E’ una tradizione lunghissima nel corso del ‘900 – ha aggiunto – che si conferma, tutt’oggi, nelle ricerche di numerosi artisti internazionali. Questa mostra vuole valorizzare la creatività del territorio. Si compone, infatti, di 12 artisti di varie generazioni nati, cresciuti e attivi in Calabria secondo le prospettive tecniche e stilistiche più diverse, ma accomunati dal rifiuto categorico della figurazione”.