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Bancarotta Ofin: condannato il senatore Mario Occhiuto

Inflitti all'ex sindaco tre anni e sei mesi di carcere per aver sottratto tre milioni e mezzo di euro alla società da lui amministrata

di Helena Pedone

Tre anni e sei mesi di carcere per bancarotta fraudolenta, con divieto di esercizio dell’attività d’impresa per tre anni e l’interdizione dai pubblici uffici per cinque: questa la condanna inflitta dal Tribunale di Cosenza al senatore di Forza Italia Mario Occhiuto, ex sindaco di Cosenza, accusato di aver prelevato dalla società “Ofin” – specializzata nella progettazione di edifici e di cui è stato amministratore fino al 2011- tre milioni e mezzo di euro, restituendone solo cinquecentomila. Il resto delle presunte distrazioni contempla quattro immobili, tra appartamenti e magazzini. La condanna arriva dopo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza risalenti al 2019, quando Occhiuto è stato ritenuto responsabile di aver svuotato il patrimonio della società per avvantaggiare l’aumento di capitale delle altre partecipate cui era a capo, esponendo l’Ofin a un irreversibile stato di insolvenza che l’ha condotta al fallimento nel 2014. La mancata restituzione dei finanziamenti e delle adeguate garanzie ha fatto sì che i debiti maturati nei confronti dell’Erario ammontassero a una cifra superiore a quella riportata nel bilancio. Per la stessa vicenda era stata condannata a un anno e quattro mesi di carcere la sorella del senatore, Annunziata Occhiuto, che aveva scelto di essere giudicata con rito abbreviato. Per la curatela fallimentare della Ofin, disposto dai giudici un risarcimento da quantificare in sede civile. Verdetto di primo grado che deve attendere la discussione in Appello.

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