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Grande successo per la Calabria al “Salone del libro di Torino”

G. Princi: "Molti si fermano ad apprezzare la qualità delle nostre presentazioni e la nuova immagine di una Calabria moderna e contemporanea"

di Giovanna Triolo

Uno Stand che ha accolto il pubblico di lettori a braccia aperte, quello della Calabria, nel padiglione Oval del Salone Internazionale del Libro di Torino. A fare da apri fila il Sistema Bibliotecario Lametino, in collaborazione con il sistema bibliotecario vibonese, jonico di Bovalino e Silano di San Giovanni in fiore.

Sono loro, infatti, che si sono occupati di raccogliere tutte le piccole/grandi realtà editoriali del territorio calabrese. Tante presentazioni e incontri con autori, che hanno raccontato le bellezze di un territorio che vuole uscire dal timido guscio nel quale era rinchiuso da tempo.

Un occasione di riscatto, quindi, che ha goduto della presenza attiva delle Istituzioni,  entusiasta la Vicepresidente della regione Calabria, Giusy Princi, per il lavoro svolto da tutti gli attori che hanno collaborato a rendere impeccabile questa esperienza.

“Quest’anno abbiamo registrato la presenza di tantissimi autori e editori calabresi” – racconta la Vicepresidente – “un anno, quello 2022 2023 in cui abbiamo lavorato per mettere in risalto i nostri giovani, è importante la sensibilizzazione alla lettura quale espressione più elevata per la formazione dei nostri ragazzi,  per questo abbiamo coinvolto le Istituzioni scolastiche sia in presenza che a distanza”.

Uno stand, quello di quest’anno che è moderno, funzionale e accogliente che si presenta aperto come una grande Agorà che sta registrando tantissime presenze. Molti si fermano ad apprezzare la qualità delle nostre presentazioni e la nuova immagine di una Calabria moderna e contemporanea che ci permette di abbattere quegli stereotipi che per lungo tempo ci siamo portati dietro.”

Abbiamo bisogno di credere maggiormente in quello che è il nostro potenziale perché tante volte alberga la sfiducia, soprattutto tra i tanti giovani che se ne vanno senza cercare un riscatto

Il vissuto sociale dominato dalla ndrangheta non deve essere più un ostacolo, adesso la magistratura e le istituzione sono presenti, abbiamo una Regione che sta cercando, insieme agli Enti Locali, un modo per dare delle risposte, narrare e raccontare una Calabria che è stata una terra ricca di storia, che appartiene alla Magna Grecia e alla tantissima arte e cultura che ha caratterizzato il territorio.

“dobbiamo essere convinti perché, se ne siamo convinti noi di questa appartenenza, possiamo veicolarla al meglio all’esterno. Dobbiamo raccontarci meglio e affidarci alla cultura”

La Princi ha rimarcato temi quali la dispersione scolastica e la fuga di cervelli, argomenti sensibili soprattutto, per chi come lei, ha trascorso lunghissimi anni impegnandosi nel ruolo di Dirigente in tante scuole, di ogni ordine e grado, per insegnare ai ragazzi ad amare lo studio.

Per ciò che riguarda la promozione culturale in Calabria, la Vicepresidente ha concluso dicendo che: “La regione sta  finalizzando e programmando le risorse per il settore culturale tra cui quello editoriale. Un obbiettivo strategico che ci siamo posti per garantire a tutte le categorie la possibilità di avere dei sussidi finanziari.”

 

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