Giorno 18 maggio, alle ore 9.00, presso il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, si è tenuto un convegno dal titolo “Cooperazione e sviluppo rurale: l’importanza della ricerca di filiera per la valorizzazione e difesa del territorio”.
Nell’incontro sono stati illustrati i risultati di due progetti finanziati dal PSR-Calabria misura 16.2: “BIOformulati a base di microbi BEnefici e loro sostAnze Naturali per la produzione e la valorizzazione di legumi – BIO-BEAN” e “Valorizzazione delle FILiere Olivicole Calabresi mediante nuove tecniche agronomiche e recupero degli scarti – FILO”. I due progetti riguardano la possibilità di creare valore aggiunto dalla filiera dell’olio di oliva e nuovi prodotti a base proteica da quella dei legumi tipici calabresi.
Dopo i saluti istituzionali del Direttore del Dipartimento di Agraria, del delegato dell’Assessorato Agricoltura della Regione Calabria e quelli del Rettore Giuseppe Zimbalatti che pur assente ha inviato un messaggio di saluto, si sono susseguiti come relatori alcuni ricercatori dell’Università di Reggio Calabria dell’Università Federico II di Napoli; della società consortile Linfa (di cui l’Università Mediterranea è socio), della società Laboratoria, nonché i capofila dei due progetti, la società Santa Rita srl di Vibo Marina per il progetto FILO e la azienda AGROGEST di Polia (VV) per BIO-BEAN.
I risultati delle attività progettuali potrebbero portare a un ampliamento delle possibilità di sfruttare le filiere, oggetto delle ricerche, in termini di nuovi prodotti e nuove utilizzazioni agroalimentari. Molteplici sono state le peculiarità illustrate a carico di fagioli tipici calabresi e di come da questi si possano sviluppare nuovi prodotti e nuove modalità di gestione della filiera. Analoghe considerazioni sono state portate alla attenzione dei presenti per quanto riguarda il recupero di scarti e reflui della filiera olivicola. In conclusione, si è sottolineato il ruolo di progetti come quelli delle Misure della Cooperazione del PSR che vede una stretta sinergia tra Enti e Società che sviluppano innovazione e Imprese che la potrebbero utilizzare.
Marco Poiana Docente di Tecnologie Alimentari del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea dichiara “Nel settore agroalimentare riveste un ruolo importante la collaborazione tra ricerca e imprese finalizzata a affrontare le sfide attuali e future connesse con lo sviluppo sostenibile di una attività. I due progetti, i cui risultati sono stati presentati quest’oggi, illustrano come in un’epoca come quella attuale, l’applicazione della economia circolare può e deve essere un aspetto centrale dello sviluppo di innovazione.