Manca poco alla sfida tra la Reggina e il SudTirol, match valido per il primo turno dei playoff che si disputerà al Druso di Bolzano. Una gara secca che vedrà gli amaranto con grande entusiasmo grazie alla vittoria contro l’Ascoli nell’ultimo turno della regular season, mentre i bolzanini hanno perso il vantaggio sul Parma e Cagliari scendendo così in sesta posizione.
Alfredo Pedullà è intervenuto ai microfoni della trasmissione Mezzogiorno Amaranto, in onda su Radio e Video Touring ogni giorno dal lunedì al venerdì, parlando della sfida valida per i playoff tra la Reggina e il SudTirol: “Quando riparti dai playoff, i numeri vengono cancellati. E come quando giochi una partita secca giochi di rincorsa e tutto si cancella. Ci possono essere dei problemi di rotazione, però non sono gli uomini che fanno la differenza, ma la testa e l’adrenalina. La formazione è adatta per andare fino in fondo, ma con l’energia credo che la Reggina possa giocare. Il SudTirol deve analizzare bene e deve scegliere bene la tattica adeguata. Faranno una partita d’attesa? Non credo. Loro sono una grande squadra ed è impronosticabile. Con l’entusiasmo però fa la differenza e ti vengono meglio alcune giocate.
Sulla permanenza di Filippo Inzaghi, Pedullà ha risposto che: “Ho la mia idea, ma non mi sembra il momenti dirle adesso. Il mercato è sempre aperto e saranno i diretti interessati a rispondere. I contratti vanno rispettati, ma spesso non lo sono. Inzaghi è sicuramente concertato per la partita. Se sapessi che l’allenatore avesse firmato per una squadra prima di una sfida importante lo direi dopo 10 ore dal match giocato. Mi auguro che del futuro di Inzaghi se ne parli da giugno in poi”.
Il giornalista sportivo ha parlato della stagione degli amaranto: “E’ sicuramente sopra la piena sufficienza e la stagione è stata di crescita. Inzaghi ha il polso della situazione perché frequenta lo spogliatoio. Non sono però della scelta di dire che nel girone d’andata abbiamo fatto di più e di meno in quello di ritorno, questo lo dicono i numeri, ma ho visto delle partite che la Reggina aveva in mano il risultato e sono state perse anche per le vicende societarie. Ma se esci sconfitto, come la sfida di Cosenza, è perché ti sei addormentato e non per le vicende. Nel girone d’andata ci siamo illusi dai risultati e si doveva avere una via di mezzo e non avere questi alti e bassi. Contro il Bari se la ripeti fai gol ed è stata confezionata da vari fattori e se giochi come hai giocato, nella doppia semifinale puoi dire la tua. Questi discorsi però li fai dopo la partita col SudTirol e aspetterei anche il match tra Cagliari e Venezia”.
Alfredo Pedullà ha poi risposto alle critiche del presidente del Perugia nei confronti della Reggina: “Dico a Santopadre di preoccuparsi della sua squadra che ha “sfondato”. Se uno deve giustificare due retrocessioni in due anni, a parlare dei problemi degli altri, l’autocritica è andata sotto i piedi. Chi retrocede deve dire “Ho sbagliato”. Ha cambiato vari allenatori, fatto un mercato sufficiente e non ha capito nulla. Come il presidente della Viterbese che ha detto che per 11 mila euro non sono andati ai playout, mentre la Reggina si gioca i playoff. Gli amaranto hanno un piano benedetto dallo Stato e dal Tribunale e tutto quello che è stato fatto è chiaro e conciso. Si è vissuto delle previsioni assurde e che non hanno avuto rispetto della Reggina. Solo un tre si sono lamentati, Santopadre, Corrado e Tacopina, ma ci sono stati i presidenti del Palermo e del Bari che si sono dissociati da loro. Puoi essere non d’accordo o d’accordo sulla tempistica, ma questi pronostici sono stati fatti sulla pelle della Reggina e non è giusto”.