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Il Garante della Salute promuove un’azione di prevenzione contro il cancro

Il Garante Regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli ha avviato un tavolo di lavoro per aumentare la consapevolezza sul cancro

di Filippo Francesco Idone

““Close the care gap”, eliminare le disparità nelle cure, impegnando medici, associazioni di pazienti e istituzioni a fare rete ciascuno per le proprie competenze, nella lotta alle patologie oncologiche”. È su queste basi, già cristallizzate in occasione dell’evento “ La memoria e l’impegno, in ricordo del Magistrato Lilia Gaeta”, svoltosi il 4 Febbraio scorso, in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, presso la Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria, che il Garante Regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli ha avviato un tavolo di lavoro per aumentare la consapevolezza sul cancro, promuoverne la prevenzione e sensibilizzare sull’accesso alle cure, oltre che per elaborare proposta da sottoporre all’attenzione del governo regionale. A condividerne le finalità Luciano Gerardis, già Presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria, il medico Said al Sayyad, Direttore dell’U.O. di radioterapia oncologica del Grande Ospedale Metropolitano Bianchi Melacrino Morelli di Reggio Calabria; Lidia Papisca, Presidente dell’Associazione Grace e la Delegata Regionale della FAVO, nonché Presidente dell’associazione La Compagnia delle stelle, Antonietta Romeo.

Insieme, si sono incontrati al Centro Civico Trame di Lamezia Terme, per un primo confronto al quale hanno preso parte tra gli altri, Giovanni Tripepi, Dirigente di ricerca dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Reggio Calabria e Vito Barbieri, Direttore dell’U.O. di Oncologia Presidio De Lellis A.O.U. Dulbecco di Catanzaro, entrambi membri del Coordinamento Regionale della Rete Oncologica, Antonio Caputo, Direttore dell’ U.O. di Oncologia dell’ Ospedale di San Giovanni in Fiore, Michela Loiacono, Vice Presidente della SIPO Società Italiana di Psico Oncologia – Sezione Calabria, Luisa Foletti, psico-oncologa operante presso il Reparto di oncoematologia pediatrica del Gom, Aldo Riccelli, Presidente ACMO e La segretaria dell’ Associazione LinfoVita, Olimpia Buccinà.

Ad aprire i lavori Luciano Gerardis, il quale nel ricordare la battaglia contro il cancro della moglie Lilia Gaeta e il suo impegno per la tutela dei diritti dei pazienti oncologici, ha evidenziato l’importanza di mettere in rete medici e associazioni di pazienti, per fornire al malato oncologico una serie di informazioni e di dati che possano supportarlo nel suo percorso. Dopo di lui, il dottore Sayyad ha ribadito la necessità di disporre di adeguate risorse tecnologiche affinché il paziente possa accedere nel minor tempo possibile alla prestazioni , rimarcando il valore dell’ integrazione delle associazioni all’interno delle strutture sanitarie, che possano fornire al paziente un supporto soprattutto psicologico. Della rilevanza dell’estetica oncologica ha parlato Lidia Papisca, sottolineando quanto sia importante per il paziente oncologico coniugare il benessere con le terapie da affrontare. Giovanni Tripepi, che fa parte anche del Molecular Tumor Board della Regione Calabria, ha riportato uno studio sulla correlazione tra il ritardo nella diagnosi e il rischio di morte, dando la propria disponibilità all’elaborazione di eventuali progetti che mirino a valutare l’incidenza di tumori rispetto alle zone di esposizione; Vito Barbieri, nel suo intervento ha posto l’accento su quanto sia fondamentale fornire al paziente risposte di qualità, che possono essere date solo attraverso una presa in carico del paziente già dalla diagnosi sospetta e accompagnarlo lungo il suo difficile percorso; infine il Dott. Antonio Caputo, si è soffermato sull’esigenza di fornire una corsia preferenziale per i pazienti oncologici all’interno delle strutture sanitarie nell’ accedere alle prestazioni e alle cure necessarie, a cui spesso per tempi di attesa molto lunghi non riescono ad avere accesso.

La Dott.ssa Loiacono e la Dottoressa Foletti da parte loro hanno ribadito la necessità di un riconoscimento della figura dello psicooncologo a livello regionale, per fornire adeguato supporto psicologico ai pazienti all’interno dei reparti. Nel corso del confronto, molteplici sono state le proposte da parte dei rappresentanti delle associazioni presenti, che hanno manifestato i disagi e le paure dei cittadini calabresi nell’ accedere alle cure. La Garante, sulla base delle proposte pervenute, tra le quali l’attivazione di un supporto informatico per il paziente oncologico, ha annunciato una collaborazione in divenire con il Presidente Nazionale della FAVO, Francesco De Lorenzo, grazie alla quale sarà ben presto disponibile un’applicazione, con esperti di varie branche disciplinari e associazioni di pazienti per fornire informazioni e supporto gratuito ai pazienti oncologici e alle loro famiglie.

“Sono molto soddisfatta- ha dichiarato la Garante Stanganelli di questo primo incontro; è importante mettere al centro i bisogni e le necessità del paziente oncologico, perché solo attraverso la sinergia tra tutti gli attori coinvolti – potremo fare memoria dell’impegno di chi ci ha lasciati e impegnarci per dare risposte adeguate a quanti si trovano a dover combattere questa difficile battaglia”. Nei prossimi giorni verrà inviata a tutte le associazioni impegnate in tema di lotta ai tumori, ai Centri di Servizio per il Volontariato(CSV), a tutte le strutture che a vario titolo sono impegnate nel sostegno, anche attraverso le cure palliative, del paziente oncologico, ai Commissari Straordinari e ai direttori generali delle varie aziende, una lettera di invito ad aderire al tavolo di lavoro, al quale potranno prendere parte tutti i medici e tutti coloro i quali siano disposti a dare il loro fattivo contributo.

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