Proposte concrete per dare un contributo operativo alla definizione di un Piano del lavoro capace di dare risposte e soluzioni su come creare occupazione – puntando ad esempio sulla manutenzione straordinaria del territorio – spendendo le tante risorse a disposizione che spesso non vengono adeguatamente utilizzate.
La strada che porta alla costruzione dell’alternativa al centrodestra – su temi e non proclami – si imbocca aprendo un “cantiere” che porti il Partito democratico, restituendo voce ai territori attraverso una rinnovata capacità di ascolto, alla definizione di una conferenza di programma per la Calabria che metta al centro dell’agenda il tema del lavoro. Ѐ quanto emerso nel corso dell’incontro che si è tenuto questa mattina nella sede del partito a Lamezia Terme, promosso dal consigliere regionale Raffaele Mammoliti, per fare il punto sull’azione dei dem alla Regione.
A portare il proprio contributo, in collegamento da Roma, il segretario regionale del Pd Nicola Irto e Cesare Damiano, già ministro del lavoro nel secondo governo Prodi, e vari dirigenti del partito tra cui Anna Pitelli, componente della segreteria regionale; ma anche Maria Teresa D’Agostino, responsabile Laburisti dem Calabria; Marwa El Afia, responsabile diritti e cittadinanza della segreteria regionale Pd; Giuseppe Dell’Aquila, capogruppo del Pd alla Provincia di Crotone; Gennarino Masi, segretario circolo Pd di Lamezia; Bruno Schipano, segretario regionale Fp Cgil Calabria; Battista Paola, direzione provinciale Pd Catanzaro.
“L’iniziativa di oggi ha un duplice obiettivo: offrire una informazione sull’azione politico-istituzionale che abbiamo messo in campo e ho messo in campo in Consiglio regionale sui temi del lavoro e al tempo stesso dare un contributo alla Conferenza regionale di programma che è stata lanciata dal nostro segretario regionale Nicola Irto nella riunione dell’ultima segreteria – ha esordito Mammoliti -. Vogliamo animare un confronto e un dibattito per dare profilo strategico e consistenza programmatica a un partito che come primo elemento deve partire dal lavoro. In Calabria abbiamo i dati della disoccupazione più alta d’Italia, i dati dell’occupazione più bassa d’Italia, abbiamo i “Neet”, giovani da 15-34 anni anni, che non studiano e non lavorano e che sfiorano il 30% mentre in Italia sono il 19%. Tutto questo però a fronte del fatto che c’è una quantità di strumenti e di risorse che se utilizzati bene potrebbero dare risposte occupazionali positive. A esempio – ha detto ricordato Mammoliti – noi abbiamo oltre 40 milioni per il Pnrr Missione 5 per la Garanzia di occupabilità lavoro, per il potenziamento dei Centri per l’impiego, per i fondi comunitari 2021-2027 sulle politiche giovanili e sull’inclusione sociale abbiamo quasi un terzo dell’intera somma degli oltre 3 miliardi: basterebbe che il governo regionale mettesse a fuoco e a sistema questa quantità di risorse e di strumenti per realizzare l’obiettivo al quale noi puntiamo, un piano straordinario per il lavoro in Calabria per dare risposte non solo al precariato tradizionale, ma soprattutto ai giovani, agli inoccupati e a chi non ha mai lavorato».
IL CONTRIBUTO ALLA RIFORMA DEL LAVORO – Parlando della riforma del mercato del lavoro elaborata dalla Giunta regionale e in via di approvazione in Consiglio, il consigliere democrat ha voluto sottolineare l’azione e la posizione del Pd. “Noi abbiamo salutato con molto interesse questa riforma che pone la Calabria in linea con le altre regioni, considerando che l’ultimo testo risale al 2001. Ma abbiamo anche detto che non basta cambiare la targa, perché l’impianto normativo dev’essere anche riempito di contenuti anche dal punto di vista delle risorse – ha sottolineato -. Noi intanto abbiamo presentato degli emendamenti, qualcuno dei quali è stato anche approvato, e non siamo assolutamente contrari, perché riteniamo che sia arrivata l’ora di attivare in Calabria anche le politiche attive del lavoro, e non più solo quelle passive. Ma è chiaro che vorremmo che la legge contemplasse alcuni passaggi importanti che abbiamo evidenziato: devo dire la verità, c’è una interlocuzione positiva con il governo regionale, io ho parlato con il presidente Occhiuto, con l’assessore regionale, con il responsabile del Dipartimento. Spero – concluso Mammoliti – che in Consiglio regionale i nostri emendamenti, che mirano a migliorare la legge, possano essere accolti in modo tale da arrivare a una sua approvazione all’unanimità”.
L’INTERVENTO DI IRTO – “Mammoliti ha fatto bene a costruire questo momento, che è utile anche per lanciare una prospettiva sulle questioni del lavoro”, ha sottolineato il senatore e segretario regionale, Irto, collegato in remoto. “Concordo sul fatto che siamo il Pd e non possiamo trincerarci dietro la critica punto e basta, ma abbiamo la responsabilità di dover costruire un’alternativa in Calabria come anche nel Paese e di fare proposte per il cambiamento. Lo abbiamo già dimostrato riuscendo a far approvare un emendamento che consentirà alla pubblica amministrazione di avviare un percorso di stabilizzazione dei tecnici del Pnrr. Il Pd deve porre un’alternativa, anche nello scontro politico con il centrodestra noi dobbiamo rilanciare sui temi come quello del lavoro. Noi – ha sottolineato ancora segretario regionale del Pd – dobbiamo arrivare a una Conferenza di programma in Calabria, che non deve parlare di mille cose ma di 4-5 grandi questioni tra cui il cuore centrale è il lavoro, che abbraccia tanti aspetti a partire dalla prospettiva di vita della regione. Dobbiamo mettere in campo una nostra proposta di rilancio della Calabria. Io immagino che Occhiuto e la banda del centrodestra – banda perché sono divisi in tutto – li sconfiggeremo proponendo una alternativa forte e vera sui temi e con cose realizzabili. Io sono convinto – lo dico con una punta di orgoglio – che il gruppo dirigente del Pd calabrese ha una qualità che difficilmente si trova da altre parti, e ho voluto esaltare nella segreteria una nuova generazione per dare al partito un’occasione di futuro. Sono convinto – ha concluso Irto – che il lavoro che abbiamo avviato, con il passo del maratoneta e non del velocista, ci aiuterà a costruire un’alternativa in Calabria e in Italia, sapendo che tutto passa dal dialogo costante con i territori e i cittadini”.
LA PARTECIPAZIONE DI DAMIANO – Secondo l’ex ministro al Lavoro, Cesare Damiano, quello che arriva dalla Calabria con l’organizzazione di questa iniziativa è “un bel segnale”. “Quella di una conferenza regionale sul lavoro penso sia un’ottima proposta e il fatto che a lanciarla sia la Calabria è una cosa positiva – ha detto –. Credo che questa idea dovrebbe navigare regione per regione, dal basso verso l’alto per poi confluire in una conferenza nazionale da suggerire alla segretaria: infatti avremo una legge di bilancio impegnativa e con poche risorse, e quindi bisogna fare scelte importanti ed è importante dare suggerimenti sentendo il territorio”. Intervento strutturale sul cuneo fiscale, benefit (che devono essere allargati a tutti) e rinnovo dei contratti, si deve ripartire da qui. “Il primo tema è quello delle paghe, che sono basse – ha detto ancora – dobbiamo invocare il lavoro stabile, la buona flessibilità è una cosa, il lavoro precario un’altra. Le paghe si alzano con interventi legislativi e con contrattazione”. Il Pd, insomma, deve essere capace di far camminare insieme “i diritti sociali e quelli collettivi”, riconnettere il territorio al Partito attraverso una ritrovata capacità di ascolto, ha sottolineato Anna Pittelli: in Calabria il lavoro è povero, un ossimoro che rende l’idea della mancanza delle sicurezze e dei diritti che preservano assieme dignità e qualità della vita. Ѐ questa la sfida che il Pd raccoglie a partire da oggi.