“Piena ed incondizionata solidarietà e totale vicinanza al Sindaco di Villa San Giovanni Giusy Caminiti, alla sua famiglia e a tutta l’Amministrazione comunale villese. L’incendio al portone dello studio del Sindaco è un fatto gravissimo che va stigmatizzato con forza e determinazione. Ancora una volta purtroppo le forze oscure che attanagliano la nostra terra si palesano in un gesto violento volto a fermare l’azione riformatrice e progressista di un’Amministrazione brillante e volitiva come quella di Villa San Giovanni. Conosciamo la determinazione di Giusy Caminiti e sappiamo che il Sindaco, insieme a tutta la sua squadra, non arretrerà di un millimetro, continuando la sua attività di servizio nei confronti della comunità villese, in queste ore colpita e sconvolta da questo assurdo gesto”. Così in una nota il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana di Reggio Calabria Carmelo Versace esprime, anche a nome dell’intero Consiglio metropolitano, la piena solidarietà dell’Ente nei confronti del Sindaco di Villa San Giovanni Giusy Caminiti.
“Chi ha avuto modo di conoscere Giusy – prosegue Versace – sa che questo vile atto minatorio non condizionerà in alcun modo il suo operato e quell’ dell’Amministrazione che rappresenta che in questo primo scorcio di mandato ha lavorato con grande passione per invertire la rotta dello sviluppo su Villa San Giovanni, operando quotidianamente, nonostante le mille difficoltà ereditate, per il bene della collettività”.
“Piena fiducia negli organismi inquirenti – ha commentato ancora il sindaco facente funzioni di Palazzo Alvaro – che hanno già immediatamente eseguito i rilievi del caso, nella speranza che l’autore di questa follia possa essere al più presto assicurato alla giustizia”. “Purtroppo è accaduto spesso negli ultimi anni – ha aggiunto Versace – che un Sindaco o un Amministratore del nostro territorio sia stato colpito, attraverso episodi violenti o intimidatori, esattamente come è avvenuto la scorsa notte a Villa San Giovanni. Gli atti minatori nei confronti di chi si occupa della cosa pubblica, dimostrando coraggio ed amore per la propria terra, stanno diventando ormai un’assurda e macabra consuetudine. Non è possibile continuare considerandoli quasi un necessario effetto collaterale o un rischio del mestiere. Chi assume l’onere e l’onore di amministrare la cosa pubblica, soprattutto in un territorio complesso come il nostro, deve essere libero di farlo in assoluta serenità, senza che questo possa comportare dei rischi per sé o per la propria famiglia”.
“Su questo tema – conclude Versace – chiediamo l’attenzione delle massime istituzioni nazionali, richiamando la necessità di un’azione seria e senza sconti, che punti ad inasprire i provvedimenti di natura giudiziaria nei confronti di chi si rende protagonista di gesti sconsiderati che non vanno a minare solo la sicurezza di una persona, in questo caso il Sindaco Caminiti, cui va tutta la nostra personale vicinanza, ma rischiano di minare ed infangare l’onore di un’istituzione come il Comune, il primo avamposto della democrazia sul territorio, e di un’intera comunità”